
di Cristiana Fischer
1. PANTEISMO Quanto andiamo lontano? come Achille e la tartaruga e il suono dalla sorgentee lo specchio dall'immagine e il punto dall'unico infinito si stacca e riappare nella sua unità.Continua la lettura di Tre movimenti
di Cristiana Fischer
1. PANTEISMO Quanto andiamo lontano? come Achille e la tartaruga e il suono dalla sorgentee lo specchio dall'immagine e il punto dall'unico infinito si stacca e riappare nella sua unità.Continua la lettura di Tre movimenti
di Cristiana Fischer
1 IL POSSIBILE La coda riafferrare del pensiero che sfugge tra il cibo da approntare per altre soddisfazioni: così troppo poche parole in ritmo e in rima che mi sorgono spontanee non le fermo tra le pulizie e i fornelli e soprattutto i pensieri chiari della situazione mi spiegano il perché di poche voci femminili e che l'intrico di vita e di sapere spesso manca di parole. Qualcosa significa sulla poesia proiettata all'esterno come se - sempre il "come se" fosse reale e non possibile ideale - fosse quindi l'unico mondo reale tra i possibili incarnati, tra i vivi compatibili e mai arresi agli invisibili. 2. Non ce la faccio l'emozione non si incontra con il sentimento contrario: allontanare il coinvolgimento sentimentale con il possibile umano come me riconoscibile eppure nemico. Per attingere l'umana sopravvivenza fuori da una unica certezza misurabile così pensiamo noi occidentali: una sola Terra appena ricca per vecchi padroni. L'orizzonte è questo, che non ci mantiene, noi proiettati a un infinito cieco senza morte un vero problema: dove va l'umano che della morte ha fatto la nostra infinità? Prendere la morte in terra in realtà eppure proiettarla nei nostri paradisi richiede creazione divina in campi elisi come se morire fosse solo un passaggio.
di Cristiana Fischer
Il vecchio corpo Con parole e frasi inseguo i movimenti vitali il corpo è materia originale impossibile per cultura e stile descrivere gli approcci naturali alla longevità della natura alla salute previdente alla filosofia che supera ogni vita reale e contingente. Legare vita e pensiero in sterminato possibile ancora non mi è dato esistere è una conclusione povera evidente.Continua la lettura di Corporale
da https://ildiario.blog/ di Cristiana Fischer
La libertà femminile di desiderare, e di scegliere e agire, comporta il riconoscimento tra donne. “Il guadagno di avere delle antenate” è sul Manifesto il titolo della recensione che Liliana Rampello fa del libro di Sara De Simone “Nessuna come lei. Katherine Mansfield e Virginia Woolf. Storia di un’amicizia”, Neri Pozza, 2023.
Liliana Rampello usa una costellazione di parole che risultano “dalla pratica di relazione fra donne nei nostri anni Settanta”. L’altra come specchio, avventura di un’amicizia, la scoperta dell’Altra, riconoscimento reciproco di valore, ammirazione, due donne coraggiose e consapevoli, invidia, gelosia, competizione, incomprensioni. Patto, guadagno, perché: “una volta aperto, nulla può interrompere il dialogo tra due donne”.
“Questo è un libro politico” dichiara Liliana “in cui la ricerca e lo studio portano a un risultato che non riguarda solo la storia e la critica letteraria, ma rilanciano liberamente la capacità femminista di reinterpretare il già pensato con pensieri impensati, di restituire la vita e l’esperienza delle donne al nucleo incandescente della loro originalità.”
Il femminismo ha tolto le donne dalla miseria del loro isolamento in una società di maschi di cui erano un’appendice.
“Dentro il femminismo esistono linee liberal che mirano all’uguaglianza giuridica, cioè alla sussunzione delle donne in condizioni di parità nell’ordine universale delle istituzioni economico-politiche moderne; questo femminismo è un’ideologia grazie alla quale un soggetto parziale – le donne – si pone come portatore di una critica dell’esistente da un autonomo punto di vista, e avanza un progetto universale di ordine giusto, ossia non più patriarcale; una forza politica mobilitante, storica e concreta che ha in sé anche la pulsione a un ordine neutralizzato. Nelle sue versioni radicali, invece, il femminismo persegue l’enfatizzazione della differenza, l’elaborazione di un discorso che parte dalle donne stesse, per evidenziare – in alcuni casi ipotizzando una astorica essenza femminile (la «cura»), in altri negandola a partire dalla critica dell’interconnessione tra patriarcato, capitalismo e razzismo – il fatto che, nelle diverse configurazioni storiche del potere maschile, alle donne è stata imposta una specifica posizione subalterna, che si tratta di decifrare, decostruire e rovesciare.” Carlo Galli, Ideologia, Il Mulino, 2023.
La differenza libertà femminile… puff, sparisce!”
di Cristiana Fischer
Per qualche ragione che non so più ho preso in mano il poema “De rerum natura” di Lucrezio (vivente all’epoca in cui nacque la nostra era cristiana) restando profondamente stupita dal suo splendido naturalismo, da un lato, e dal suo sereno materialismo, dall’altro. Lucrezio ammette l’esistenza degli dei (e non di un Dio unico) ma li colloca – sereni e beati, indifferenti agli umani – negli intermundia (uno “spazio sottile come i loro corpi”) epicurei, inaccessibili a noi che viviamo nel/nei mondi popolati di atomi materiali. Tuttavia il suo materialismo introduce, nella caduta meccanica dei fondamentali elementi naturali, la possibilità di impercettibili variazioni, che giustificano, per noi umani, che possiamo avere libertà e piacere.
Questa visione filosofica, semplice e razionale, mi è parsa rispondere all’angoscia di cieche interrogazioni su cui mi affannavo, nello stesso tempo, circa l’aspirazione alla trascendenza che fa parte della nostra cultura.
Ho scritto questo poemetto per ripercorrere il percorso che ho sopra descritto, intrecciando versi di Lucrezio alle poesie in cui esprimevo l’angoscia del forse impossibile senso che cercavo per la nostra esistenza sulla Terra. Continua la lettura di La natura delle cose
di Cristiana Fischer
In debolezza e crudeltà come bestie all'ammasso e trasportati nella civiltà materna e femminile è un'ancora per voi e una maledizione che vi assegna a Satana tentatore. Tutto decade e riposa tra autunno e inverno le foglie cadute alla terra bruna e gli insetti lavoro che trasforma. La vecchiaia è un controllo del tubo digerente e del gomitolo assorbente di golosità necessaria o pretendente. Il pensiero ripensa l'impotenza e accetta che cessi la prestanza inutile grazia dell'essenza - in attesa di vita oltremortale sogno infinito di vita immortale data nella nostra contingenza animale come se tutto rinascesse anime immortali animali e umane dalla vita terrena che solo noi pensiamo e sappiamo umilmente pensare sappiamo urlando pensare.
di Cristiana Fischer
La casa comprende ambienti piccoli
in ciascuno molteplici oggetti necessari
vita ricca in confortevoli ammennicoli
che non tutti hanno.
Piccole proprietà ma cosa importa
sono l’orto il bosco il pollaio perché infine
la sopravvivenza sia accertata
per persone sane come noi ereditiere di un welfare funzionante
ma domani per gli altri che verranno
in altri rapporti di potere
la terra più espropriata
il welfare meno assicurato
la salute lasciata a badare a se stessa sono il nuovo mondo:
capitalismo occidentale allo spasimo dello sfruttamento
e chi ancora non lo vuole capire?
"abbiamo tanti difetti ma il peggiore tra questi, ne sono convinta, è che non ci amiamo abbastanza, non abbiamo abbastanza orgoglio per ciò che l’Italia ha rappresentato e rappresenta nel mondo"
di Cristiana Fischer
Il punto fermo da cui partire è che ognuna e ognuno di noi è nato da una donna. E questo non significa che ogni donna voglia, o debba, far nascere qualcun’altra o altro.
La maternità è alle nostre spalle, non necessariamente nel nostro futuro di donne. Continua la lettura di Natalità e famiglia