Clicca qui per leggere l’appunto n. 3 sui moltinpoesia
Clicca qui per seguire l’intervista a Giancarlo Majorino del 2008 alla Libreria Equilibri di Milano
di Ennio Abate
Tra critica dialogante e stroncatura – entrambe legittime e utili in teoria – preferisco ancora la prima, malgrado i riscontri non siano incoraggianti e il “noi” reciprocamente critico che propongo fatichi a venir fuori. E perciò pubblico questa mia meditata lettura di “Le rondini” di Franco Casati accompagnandola anche con considerazioni sulla polemica tra lui ed Elena Grammann (ma ora vedo anche con Cristiana Fischer). La polemica può servire e questa mi fa tornare a riflettere sulla funzione di Poliscritture. Ho detto che è uno spazio aperto a più voci e a diversi orientamenti (anche in contrasto tra loro) e so che la critica dialogante, specie adesso che curo da solo il blog, è più complicata da esercitare. Sui testi poetici, narrativi e saggistici che arrivano a Poliscritture, faccio una selezione poco severa. Ho rispettato il criterio dell’ospitalità e della segnalazione, pubblicando quasi sempre le proposte dei collaboratori, pur esprimendo spesso in privato le mie riserve. Anche perché solo in alcuni casi mi posso dedicare a letture veramente attente e ad approfondimenti critici meditati. So che ogni testo attende un critico che lo valuti. Purtroppo tra di noi non ce ne sono a sufficienza. E pur sapendo che pubblicare in un blog che si vuole «laboratorio di cultura critica» molti testi non vagliati a sufficienza è una contraddizione, penso di continuare a metterli in vetrina, ma i lettori sono avvertiti. [E. A.] Continua la lettura di Su “Le rondini” e la polemica Casati-Grammann
Domenico Fetti, La parabola della pagliuzza e della trave
Contro gli opposti (dall’alto, dal basso e magari di lato) snobismi
«Questa nostra dottrina sarà forse accolta con un sorriso da coloro che, riservando alla massa del popolo i vizi propri di tutti i mortali, dicono che il volgo è in tutto sregolato, che fa paura se non ha paura, che la plebe o serve da schiava o domina da padrona, che non è fatta per la verità, che non ha giudizio, ecc. Invece la natura è una sola ed è comune a tutti… è identica in tutti: tutti insuperbiscono del dominio; tutti fanno paura se non hanno paura, e ovunque la verità è più o meno calpestata dai cattivi o dagli ignavi, specie là dove il potere è nelle mani di uno o di pochi che nell’istruire i giudizi non hanno di mira la giustizia o la verità, ma la consistenza dei patrimoni
Baruch Spinoza, Trattato politico
Questo documento, che pubblichiamo in tre puntate, è stato elaborato tra luglio e ottobre 2017 dalla nuova redazione di «Poliscritture», composta ora da Ennio Abate, Luca Chiarei, Luca Ferrieri, Cristiana Fischer, Marco Gaetani, Annamaria Locatelli, Donato Salzarulo e Giulio Toffoli. Vi trovate un bilancio dei problemi affrontati nel nostro ultradecennale lavoro e il progetto per una nuova fase della rivista che prevede una proposta ai nostri collaboratori di impegnarsi con noi in vari *cantieri di ricerca* su alcuni temi che riteniamo rilevanti e attuali. A tutti chiediamo una lettura attenta e, se possibile, l’invio di osservazioni (anche critiche, anche in breve) all’indirizzo: poliscritture@gmail.com
La nuova redazione di Poliscritture Continua la lettura di Per «POLISCRITTURE 2». Prima parte.
Questo ” Giochi di specchi” , cui parteciparono Ezio Partesana, Ennio Abate e Donato Salzarulo, è tratto dal n. 7 del cartaceo di POLISCRITTURE (ottobre 2010)
di Ezio Partesana
Decidere di costruire il numero di una rivista culturale intorno a una coppia di termini tanto ideologici come “pubblico” e “privato” è una scelta politica, e come tale va discussa e criticata. Non farlo, pensare che ogni tema che compare nel così detto “dibattito” pubblico siano buono e da studiare e indagare, comporterebbe il venir meno del senso di una rivista che si vuole, in qualche modo e con qualche ardore, di riflessione, critica e dibattito. Continua la lettura di DISCUTERE DI/CON POLISCRITTURE: Pubblico/privato