Scrap-book da Facebook
a cura di Ennio Abate
1. Damiano Aliprandi
Hanno fatto la guerra, sconfitto apparentemente i talebani, ma senza ragionare a lungo termine. Per essere pragmatici, la sola soluzione per l’Afghanistan era di lavorare con le tribù e i leader provinciali per creare una reazione ai talebani. Invece hanno creato un esercito nazionale del tutto innaturale, talmente innaturale che è evaporato all’istante appena i talebani hanno fatto “Buh”! E ora gli occidentali scappano , per gli Usa non vale più la pena rimanere lì. Trionfa il cinismo. Ma essere cinici davanti a queste donne, penso a quelle giovani che sono nate in questo ventennio, ci vuole davvero uno stomaco forte.
(Damiano Aliprandi, commento a
Lanfranco Caminitihttps://www.facebook.com/lanfranco…/posts/3143256582576179)
2. Roberto Buffagni
E’ andata male – che sia andata male lo prova il fatto che non vi sono né vi saranno basi americane in Afghanistan – per le ragioni che Andrea [Zhock] riassume e probabilmente anche per quelle che spingono invece te a dire che “gli americani non hanno perso”, ossia perché evidentemente il “complesso militare industriale” americano non ha testa, non ha un centro direttivo strategico coerente come lo ebbe l’Impero britannico, ma agisce in modo acefalo secondo imperativi endogeni, cristallizzazioni di interessi e spinte istituzionali che i centri direttivi strategici imperiali non riescono a influenzare e guidare in modo sufficiente. Perché le cose stiano così non lo so. Forse perché il ceto dirigente USA non si raccoglie più intorno a una egemonia WASP e anglofila, molto coesa, come un tempo. Fatto sta che le cose stanno così, e che quindi gli americani hanno perso ( = se non raggiungi l’obiettivo strategico della guerra hai perso). Sono settant’anni che gli USA non vincono una guerra.
(da https://www.facebook.com/roberto.buffagni.35…)
3. Stefano Azzarà
4. Ennio Abate
P.s. 2021
Ahi noi, neppure più “il pacifista manifesta”…
Che poi un paese come l’Afghanistan, ancorché arretrato, possa sopravvivere senza città centro di commercio, senza borghesia del bazar, senza – in particolare – donne inserite in pieno nel tessuto sociale e produttivo (ancorché oppresse, diseguali, costrette a conciarsi come spaventapasseri) è ovviamente opinabile.
Di donne istruite ed attivamente inserite non può fare a meno l’Iran (sebbene governato da una clerocrazia maschile e maschilista), non possono fare a meno gli Emirati del golfo (quantunque governati da emiri degni di un’operetta viennese del XIX secolo), ne può per ora (!) fare a meno la sola Arabia Saudita, che compra la subalternità delle donne saudite con i privilegi che può loro garantire grazie e al petrolio, e allo sfruttamento di una massa di iloti senza diritti fatti venire dagli altri più poveri paesi musulmani.(DA https://www.facebook.com/brunello…/posts/4791260787568841)
6. Gianfranco La Grassa
Credo che non stiano accadendo al momento cose terribili in Afghanistan. Vedremo se i talebani manterranno o meno quanto detto. Ma ciò non dipende affatto da un loro novello spirito “aperto”, ma da quello che non sappiamo circa i motivi del ritiro americano, di qualche accordo che sicuramente c’è stato ben al di là di quello ufficiale di pura facciata (e quindi non mantenuto con la piena consapevolezza dei dirigenti USA), ecc. ecc. Staremo a vedere. Gli USA hanno dovuto comunque accettare di farci una qualche figuraccia.
(DA https://www.facebook.com/gianfran…/posts/10220214549944012)