di Roberto Bugliani
Se si fosse messo a rincorrere tutti coloro che gli passavano avanti nel gran circuito della vita malgrado avessero minori qualità di lui, ma incomparabilmente più di lui lo sprint grintoso e la capacità di farsi largo a gomitate, Settimo sarebbe diventato un redivivo Mennea e avrebbe finito i suoi giorni col petto della giacca ricoperto di medaglie come un eroe nazionale. Invece non degnava d’uno sguardo coloro che lo superavano con piglio agonistico e seguitava ad andare verso il suo tramonto a passo modesto, nella misurata compostezza di giorni sempre-uguali, allineati sul tavolo della vita come tante fotocopie. Forse perché era troppo schivo per accettare le loro sfide, o forse perché d’andature non ne conosceva altre. Continua la lettura di La vita non ha paracadute →