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Percorsi comunisti. Franco Fortini

a cura di Samizdat
AI TANTI CHE IN QUESTI GIORNI CADRANNO NEL GORGO DELLA CELEBRAZIONE DEL CENTENARIO DEL “COMUNISMO ITALIANO”, E SI TROVERANNO – INCONSAPEVOLI O IN MALAFEDE – AD ADORARE IL FETICCIO DELLA CONTINUITA’ GRAMSCI-TOGLIATTI-BERLINGUER (E MAGARI ZINGARETTI).

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Trapassato prossimo

specchio-riflesso-magritte per Mannacio

di Ezio Partesana

“Gli anni, i luoghi, i pensieri” di Giorgio Mannacio

Se una poesia interessa solo chi l’ha scritta è una brutta poesia. Non importa quanto ci si dànni l’anima a cercare una giusta causa, umana, sperimentale, lirica semmai o semplicemente di buona volontà; senza quel piccolo miracolo che fa d’una poesia una esperienza una volta per tutte, è inutile leggere. E scrivere, naturalmente.
Nella moltitudine che va a capo ogni quattro parole – o tre o due – e dà forma all’esistenza sorretta dal sentimento, e che è convinta che una cosa tanto importante come la poesia non possa essere strapazzata sino a che non ne rimanga più nulla, ma non è disposta alla fatica dello studio né vuole sentir dire alcunché di tecnica, pazienza o misura, scompare qualunque universale e i versi diventano vetrina di quel che non si ha da dire, non si sa né si vuol capire. Continua la lettura di Trapassato prossimo