Archivi tag: Donato Salzarulo

I poeti in tempo di guerra non pensano abbastanza

* Articolo in evidenza

di Ennio Abate +  Uno scampolo del dibattito nato dalla critica di Abate alle poesie del n. 12 a cura di Marcella Corsi

Questo post – avverto i lettori – è fluviale.  E’ il rendiconto di una discussione interna alla redazione di Poliscritture avvenuta nella prima quindicina del giugno 2016 in preparazione del suo n. 12 cartaceo  dedicato al tema della guerra e per varie complicazioni non ancora pubblicato. Nella prima parte trovate un mio intervento e la replica,  suddivisa per temi, alle molte obiezioni e critiche ricevute per i sintetici giudizi critici che avevo dato sulle poesie pervenute per il n.12. Nella seconda parte – più di documentazione e non esente da ripetizioni – trovate l’incalzante scambio di mail che ne è seguito. Nella terza  ci sono i testi poetici  ai quali mi ero riferito.  Un ideale lettore che scorresse o a salti o (eroicamente!)  dall’inizio alla fine queste righe, potrebbe avere un’opinione precisa di come  redattori e  redattrici di questa rivista – praticanti di poesia e di critica fuori dagli specialismi e diversi tra loro per formazione, gusti letterari e orientamenti politici –  abbiano affrontato, non senza attriti e impuntature polemiche, il tema della guerra, quasi del tutto  trascurato o abbandonato invece  dai loro coetanei o dai più giovani alle prese con le loro carriere universitarie o giornalistiche. [E. A.] Continua la lettura di I poeti in tempo di guerra non pensano abbastanza

Scena di soffioni

palombaro-poetico

di Donato Salzarulo

Questa riflessione di Donato Salzarulo sui – potremmo dire – dilemmi psichici di uno dei “moltinpoesia” s’appoggia ad una autolettura di “Soffioni boraciferi e altre poesie” (qui). Pur proseguendo il filo dei  commenti sotto quel post e rispondendo ad alcune  mie obiezioni, ha una  sua autonomia e ampiezza che giustificano  la pubblicazione in un post autonomo. [E.A.]

Ogni tanto mi faccio palombaro
di me stesso, do uno sguardo alle correnti
sottomarine, al guizzare di alici,
tonni, scorfani e sardine. M’aggiro
per un po’ tra le barriere delle mie
isole coralline… Continua la lettura di Scena di soffioni

Soffioni boraciferi e altre poesie

salzarulo-donna-4-ritaglio1

di Donato Salzarulo

Queste composizioni fanno parte di un ciclo poetico (ancora in corso) cominciato tra la fine di agosto e gli inizi di settembre. Qui vengono offerte come anticipazioni sia per contribuire al dibattito di POLISCRITTURE sulle vie della poesia, sia per raccogliere impressioni, spunti di lettura, annotazioni critiche. La scrittrice irlandese evocata nella seconda strofa di “Soffioni boraciferi” è Edna O’Brien, il libro «Oggetto d’amore» (Einaudi, 2016). [D. S.]

SOFFIONI BORACIFERI

Oggi qualcosa ha mutato l’atmosfera
del tuo viso. Nei tuoi occhi non piove,
ma li vedo più piccoli come se
una nuvola densa di vapori
scivolasse giù dalla fronte… Continua la lettura di Soffioni boraciferi e altre poesie

Su Paul Celan

paul-celan

di  Donato Salzarulo

Di lui e della sua poesia avevo sentito parlare. Forse addirittura avevo letto qualcosa. Distrattamente come spesso capita. Poi nel secolo scorso – poteva essere il mese di maggio del Novantasei -, in una di quelle mie periodiche incursioni in libreria, adocchiai un volumetto bianco della collezione Einaudi di poesia: «Di soglia in soglia».
Il titolo mi attirò. Soglia è parola che sento mia. Rima con voglia, foglia. E l’esistenza non è un vagare di soglia in soglia con in testa il sogno della casa-identità? E tante volte non si rimane sulla porta a bussare? Continua la lettura di Su Paul Celan

Amore per le diagnosi e poesia

diagnosi-per-salzarulo

di Donato Salzarulo

 1- Da diversi giorni conservo nella tasca sinistra del pantalone il foglietto fucsia di un post-it. Sopra è annotata la diagnosi della radiografia che Francesca ha fatto alla fronte. Si trattava di capire se i suoi mal di testa dipendessero dalla sinusite o da altro. Dovendo relazionarsi quasi quotidianamente con un gruppo di professori ai quali il consiglio più lieve che si possa dare è di cambiare mestiere, ero propenso a sostenere che questa fosse la causa principale dei suoi malori. Comunque, non è di questo che voglio parlare. Voglio parlare del mio innamoramento per le diagnosi. Le leggo, le rileggo, le raccolgo. Continua la lettura di Amore per le diagnosi e poesia

“Il pianeta stretto” (3)

bomba dem 2

TERZO FESTIVAL DI “LIMES”

di Donato Salzarulo

1. – Sabato 5 marzo 2016, ore 12. Seconda giornata del III Festival di Limes. Genova, Palazzo Ducale, Salone del Maggior Consiglio. Resto fermo al mio posto. Il primo incontro, quello sui fronti esterni della “guerra al terrore”, è finito. Ora si passa ad altri argomenti: si terranno relazioni sulle dinamiche demografiche e tecnologiche che, insieme a quelle economiche e geopolitiche, concorrono a determinare i rapporti di forza fra Stati e organizzazioni. Continua la lettura di “Il pianeta stretto” (3)

Guerra al terrore: i fronti esterni e interni (2)

GuerraTerrorismo

TERZO FESTIVAL DI “LIMES”

di Donato Salzarulo

A) I FRONTI ESTERNI: LIBIA, IRAQ, SIRIA (Seduta antimeridiana)

1. – Sabato 5 marzo 2016, ore 10,30. Seconda giornata del III Festival di Limes. Genova, Palazzo Ducale, Salone del Maggior Consiglio. Alle 10 sono già seduto sulla sedia di una fila centrale. Ho un’ottima vista del palco per i relatori. L’interno è molto scenografico. Osservo le colonne laterali, le decorazioni, le statue, i due grandi lampadari di cristallo. Intanto, continuano ad arrivare persone, entrano volti coi capelli bianchi come i miei, ma anche di mezza età e più giovani. Non mancano gli studenti. Per ritrovarmi nel Salone, al primo piano che definiscono “nobile”, ho fatto la coda giù, all’imbocco dello scalone. Ho dovuto depositare l’ombrello in un locale attiguo, mettere borsello, cellulare, Continua la lettura di Guerra al terrore: i fronti esterni e interni (2)

La società della comunicazione

PARTESANA LIBRO

Su “Il gioco delle parti. Ideologia e propaganda” di Ezio Partesana, Sensibili alle foglie 2016

di Donato Salzarulo

1.- “Propaganda” non è termine da dizionario filosofico. Neanche sociologico. Mi riferisco ai dizionari che ho in casa. Quello psicologico si limita a definire in poche righe l’attività (procedimento sistematico di persuasione di massa), indicare i canali di comunicazione che Continua la lettura di La società della comunicazione

Chi sono i terroristi?

Apocalisse durer

TERZO FESTIVAL DI LIMES. INCONTRO CON LE SCUOLE (1).

di Donato Salzarulo

«Nel 2011, quando fu diffusa la bufala dei 5.000 morti, feci presente al direttore del giornale che la notizia non aveva fondamento. Mi implorò: «Per cortesia, non mi “smosciare” la notizia, non sgonfiarmela». Ma qui siamo in una scuola e il rimedio c’è. Abituarsi a fare la tara alle notizie, a verificarne le fonti. Mettere a confronto punti di vista diversi. Guardare la cronaca nella prospettiva della storia e della geografia. Essere meno prigionieri della cronaca». Questa dichiarazione di Lucio Caracciolo, direttore della rivista «Limes» nel convegno tenutosi a Genova agli inizi del marzo 2016, ripresa da Salzarulo suggerisce a un *noi* ipotetico, sballottato tra la paura di fronte alle stragi, che avvengono ormai anche in Europa e non solo “lontano lontano” (ultima, per ora, quella di Bruxelles), e la rassegnazione nei confronti di statisti e dirigenti politici che hanno ridotto a straccio ogni forma di democrazia, una via di resistenza: la riflessione razionale; e a diretto contatto con giovani studenti di una scuola italiana. Da qui l’utilità  del puntiglioso resoconto di questo Festival (che avrà altre due puntate). Contro chiunque voglia imporre la sua visione apocalittica (i “terroristi”) ma anche contro i mass media che ne enfatizzano le orrende imprese senza risalire quasi mai dalla manovalanza ai mandanti o agli strateghi in ombra. [E. A.] Continua la lettura di Chi sono i terroristi?

DISCUSSIONE. Il “Corriere della sera” censura Obama

obama su guerra in Libia

di Donato Salzarulo

Beh, riprendiamola una discussione a partire dalle ultime dichiarazioni di Obama qui commentate da Salzarulo! Affilate i coltelli (e l’intelligenza politica). Per ora vi ricordo che eravamo arrivati a questo punto:  1. «Scusa, Fischer, e chi sarebbero questi “decisori”? Gli Obama, i Putin, le Merkel, gli Al-Sisi?… O anche i 62 ricconi resi noti qualche mese fa dei giornali? » (Donato Salzarulo 2 marzo 2016 alle 10:22 ); 2. «Per questo non mi sento di dire, come ‘spavaldamente’ fa D. Salzarulo (02.03.10.22): * Le strategie degli Obama, dei Putin, ecc. ecc. mi interessano, fino a un certo punto*. Si teme forse di depauperare di sano interesse i ceti subordinati spostando l’attenzione sui ‘decisori’ secondo la sua infelice frase (1.3, ore 20.20) *Insegnare ai capitalisti italiani (?!…) il loro mestiere non mi attrae? Lungi da me questa idea che contrastavo fin dagli anni ’70/80 all’epoca della svendita ‘politica’ del sindacato con il mito della cogestione! E G. Toffoli rincalza: *Coloro che discettano di geopolitiche e invitano le masse ad assecondare i disegni dei “decisori” di turno non fanno altro che intralciare la lunga e perigliosa strada che condurrà al riscatto dei ceti subordinati e si schierano oggettivamente dalla parte del Capitale!* (G. Toffoli 1.3.ore 15.25)» (Rita Simonitto 2 marzo 2016 alle 21:21 ). [E. A.]

Non riesco a crederci. Ho sotto gli occhi le prime pagine di tre giornali: IL MANIFESTO, LA REPUBBLICA e IL CORRIERE DELLA SERA. Il quotidiano comunista dà la notizia di un’intervista choc del presidente degli Stati Continua la lettura di DISCUSSIONE. Il “Corriere della sera” censura Obama