Archivi tag: Donato Salzarulo

L’acqua dei morti

cipresso ombra

di Donato Salzarulo

 

I

Luci della vetrata
che corteggiate l’ombra…

Posso anche immaginarti
flusso d’energia,
aggregato d’atomi
destinato a sciogliersi,
molecole d’acqua ritornanti
in ciclo, azoto, ferro, Continua la lettura di L’acqua dei morti

Vienimi in sogno spesso, amico mio, aiutami

bisaccia di avellino
Piazza del Belvedere a Bisaccia di Avellino

di Donato Salzarulo

«Il mondo non c’è più, io debbo portarti».
(Paul Celan)

 

Ogni volta è la fine del mondo,
la fine di un mondo.
Ogni volta unica irripetibile traumatica.
Come unica irripetibile traumatica è la fine
di questo mio fraterno amico,
preziosissimo amico.
È come affacciarsi su un baratro,
un vuoto che risucchia,
una vertigine scioccante,
un enigma che si svolge in piena luce
e lascia addosso (dentro, dappertutto)
una sensazione profonda di perdita,
un silenzio gigantesco,
un’assenza incolmabile,
una mancanza insanabile. Continua la lettura di Vienimi in sogno spesso, amico mio, aiutami

In morte di Pietrantonio Arminio

Pietrantonio Arminio

Oggi 12 dicembre alle ore 15.30 a Bisaccia (Avellino) i funerali 

All’inizio metteva insieme i cocci di gigantesche anfore. «Utero materno ed urna cineraria», mi disse una volta. «Ma anche vaso di Pandora» aggiunse col suo tipico gusto dello spiazzamento e dell’accostamento insolito. Certo. «Più banalmente: anche contenitori di olio e peperoni sottaceto…» gli risposi io. Sorrise. I piani del reale, del simbolico, dell’immaginario nella sua arte sconfinano. La giara è tutto quello che vuoi che sia: un luogo per la nascita e la morte, per la conservazione e il nascondimento; un grande oggetto da rimettere insieme e ricostruire.

(D. Salzarulo, Il bisogno del lupo, qui)

L’avventura. Viaggio a Roma di settembre

goethe

di Donato Salzarulo

  1. – Contravvenendo al noto proverbio che “Di Venere e di Marte / né si sposa, né si parte / né si mette mano all’arte”, decido di salire su una freccia rossa da Milano Centrale per Roma Termini la mattina di venerdi 25 settembre, alle 10 e 15.

Sono in compagnia di Lucia, la mia seconda figlia, conosciuta nella tribù famigliare per i suoi ritardi o per i suoi arrivi trafelati, all’ultimo minuto. Prendo perciò le mie precauzioni e le dico che il treno l’abbiamo alle dieci e che ci conviene partire dalla stazione metropolitana di Cologno Nord  verso le nove. «Così abbiamo anche il tempo di prenderci un caffè insieme». Continua la lettura di L’avventura. Viaggio a Roma di settembre

Il bisogno del lupo

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Testimoni muti

DIALOGHI SEMIMUTI CON PIETRANTONIO ARMINIO

di Donato Salzarulo

 «Fratello, ti do noia ora, se parlo?»
«Parla: non posso prender sonno».
G. Pascoli

 1 – Spesso, quando arrivo, Pietrantonio non c’è. È su, nelle stanze al primo o al secondo piano della casa di via Forno Giardino. È quella in cui è nato ed è quella che più di tutte è stata trasformata dalle sue mani e dalla sua intelligenza artistica. Vi ha portato la luce. Quella naturale, dell’alba, dei mezzogiorni e dei tramonti. E quella dell’arte che sa coniugare bellezza e funzionalità. Continua la lettura di Il bisogno del lupo

Allarme Lambro

esondazi3

di Donato Salzarulo

 

Ho vegliato il fiume per due notti
(monitorare, si dice) attento
prima a spiarne l’innalzamento
del livello, mentre la pioggia battente
scendeva a rivoli dall’ombrello
o sotto la tenda ove di tanto
in tanto mi riparavo con altri, Continua la lettura di Allarme Lambro

MateinItaly: Visita a una mostra

matematici triennale

di Donato Salzarulo

Sabato 18 ottobre 2014. Bella giornata di sole. Starsene chiusi in casa sarebbe un delitto. Telefono a Giuseppe: «Andiamo a Milano alla Triennale?…Andiamo a vedere la mostra di matematica?…È dalle parti di Parco Sempione…Così facciamo pure una passeggiata…»
Giuseppe è laureato in informatica. Mi sembra il compagno più adatto per una visita simile. Una visita che avevo intenzione di fare da diversi giorni, da quando avevo letto sui giornali la notizia dell’apertura della mostra. «MateinItaly» l’hanno chiamata, inglesizzando e giocando sul “made”. «Porta pure le ragazze…» gli dico. «Pare che i destinatari della mostra siano soprattutto gli alunni, a cominciare da quelli di terza elementare…Le tue sono al liceo, quindi…». Continua la lettura di MateinItaly: Visita a una mostra

Progetto di UN MANUALE PER FORTINI

Fortini lplc

[Questa è una scaletta preparata da Ezio Partesana. Al progetto hanno aderito finora: Ennio Abate, Filippo Grendene, Luca Ferrieri, Luca Lenzini,  Maurizio Gusso, Donato Salzarulo. Altri che volessero farlo e partecipare al lavoro di gruppo possono scriverci a: poliscritture@gmail.com] Continua la lettura di Progetto di UN MANUALE PER FORTINI

Le scienze su”POLISCRITTURE”: possibili aree di lavoro

Earth

di Donato Salzarulo

1. – PERCHE’ UN NUMERO DI POLISCRITTURE DEDICATO ALLE SCIENZE? QUALI LE FINALITÁ E GLI OBIETTIVI? QUALI I TEMI DA PORRE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE?

Penso che sia opportuno porsi queste domande in via preliminare. Per quanto mi riguarda, provo a dare alcune risposte legate alla mia storia personale.

Negli anni in cui studiavo pedagogia (fine anni Sessanta e buona parte dei Settanta), questa disciplina (insieme a psicologia, sociologia, antropologia, ecc.) cercava di darsi uno statuto scientifico. «La pedagogia come scienza», infatti, si intitolava uno dei libri di Francesco De Bartolomeis, studiato per il primo esame. In che senso come scienza?…Il discorso si farebbe lungo. Ciò che a me preme sottolineare è che veniva riconosciuta alla “conoscenza scientifica” una capacità razionale di rappresentazione e previsione più efficace e diversa, ad esempio, dalla “conoscenza letteraria”. Il metodo scientifico era, per così dire, la stella polare. Continua la lettura di Le scienze su”POLISCRITTURE”: possibili aree di lavoro