Archivi tag: Ennio Abate

Non bastano gli ultimi mohicani nella scuola

di Ennio Abate

L‘affetto e la grandissima stima che ho per Romano Luperini non mi impediscono ancora oggi – in tempi politicamente  così bui –  di esprimere  un mio fraterno dissenso (o almeno la mia perplessità) per la sua – purtroppo insufficiente  presa posizione [Vedi APPENDICE). I buoi sono già scappati dalla stalla (della scuola italiana) e il pensiero critico è stato espulso non solo dall’università ma dalla società italiana. Non basta la lodevole resistenza da ultimi mohicani nella scuola.
È una critica che espressi (vanamente in verità e non per colpa sua) in una lettera che gli scrissi nel lontano aprile 1998 dopo aver letto il suo  “Il professore come intellettuale “. Continua la lettura di Non bastano gli ultimi mohicani nella scuola

A signora Perzane e a fine ra scola medie


Narratorio. Da “A vocazzione”

di Ennio Abate

Dopo il fallimento del suo ingresso in seminario [qui], Chiero era rientrato in parrocchia e aveva continuato la scuola media. Non poteva fare altro. Vennero però anni d’incertezza. Adesso la vocazzione non era come prima  un desiderio confuso e sognante ma abbastanza potente ancora da mettere alla prova.  La prova c’era stata ed era fallita. Nessuno però si sentiva di dirglielo né lui  era capace di dirselo.
La vocazzione divenne il suo dilemma e un mezzo segreto. Forse s’era smorzata ma – chissà – sarebbe potuta  tornare. Un po’ se lo teneva per sé e un po’ tentava di confidarlo. Ma a chi? O a Nannìne. O alla signorina Dag. O all’amico Flod, che pareva avesse lo stesso problema.  E che consiglio potevano dargli? Di solito finivano per concludere concilianti: più avanti si vedrà, studia e stai con noi. E quando, finita la scuola media, dovette scegliere a che tipo di scuola superiore iscriversi, l’incertezza  si ripresentò. Tanto che Chiero e Nannìne andarono a chiedere consiglio anche alla professoressa Perzane. Continua la lettura di A signora Perzane e a fine ra scola medie

Recupero di due ricordi di Franco Pisano

a cura di Ennio Abate

Il caso.  Una nuova amica di FB  ha  pubblicato sulla sua pagina una mia  poesia, che avevo dimenticato. La scrissi in occasione della morte di Franco Pisano sul vecchio blog Moltinpoesia (qui). Controllando l’assenza sull’attuale sito di Poliscritture  anche del ricordo  di Pisano scritto da Roberto Bugliani il 23 gennaio 2013,  ripubblico entrambi i testi. Per onorare ancora la figura di un militante dei nostri tragici anni ’70. [E. A.] Continua la lettura di Recupero di due ricordi di Franco Pisano

Al posto della “vocazzione”

 Tabea Nineo, R dormiente, disegno 1978

Riordinadiario 28 aprile 1978/2002/2023

 di Ennio Abate

Da giovane l’ho desiderato. Ma i miei pochi tentativi di lavorare professionalmente come scrittore o come artista sono sempre falliti.  E ho accettato senza troppi drammi di fare altri lavori (impiegato, operaio notturnista alla SIP, insegnante) per mantenermi e mantenere la famiglia che mi ero fatto, continuando però sempre – sia pur da isolato –   sia a  scrivere (soprattutto) e, più episodicamente, a disegnare o dipingere. Continua la lettura di Al posto della “vocazzione”

Raccomandazioni di Chiero al narratore della “vocazzione”

di Ennio Abate

Nella luce tersa del mattino farai con me il percorso
che ormai ti è ben noto.
Da via Sichelgaita alla parrocchia di San Domenico. Continua la lettura di Raccomandazioni di Chiero al narratore della “vocazzione”

In seminario

Narratorio. Da “A vocazzione”

di Ennio Abate 

E così, finite le elementari, in un tiepido settembre del millenovecentocinquantadue –  l’aria era ancora quella dolce dell’estate –, verso sera,   per Chiero – undici anni – giunse l’ora di mettere alla prova la sua  vocazzione.
Continua la lettura di In seminario

Catacombe cercansi

Mio commento  a “REPUTAZIONE ACCADEMICA E LIBERTÀ INTELLETTUALE” di Emanuele Zinato su Le parole e le cose (qui).

“chiedersi cosa resti della nostra libertà intellettuale a processo di aziendalizzazione consumato. Non solo per criticare i modi e i rapporti di forza in cui oggi si concepisce, s’impone, si misura e si produce il “valore” di un Ateneo, ma anche per verificare se si possono allargare gli interstizi residui del nostro pensiero critico.” (Zinato)
*
Scusa, Emanuele, quando i buoi sono già scappati dalla stalla (universitaria, nel vostro caso), vuoi “criticare i modi e i rapporti di forza”? E “allargare gli interstizi del […] pensiero critico”, che è stato espulso non solo dall’università ma dalla società italiana? Cercarsi – ammesso che sia ancora possibile – delle catacombe, mi pare più saggio e (forse) lungimirante. Un saluto

Guerra tra generazioni?

a cura di Ennio Abate

Su FB può ancora capitare che s’incrocino un giovane (o  ex giovane, a suo dire) d’oggi e un vecchio, abitanti entrambi  nella medesima città dell’hinterland  milanese. E, invece, di salutarsi e tirar  per la loro strada,  inizino  qualcosa che sta tra il dialogo spicciolo e il battibecco puntiglioso. Perché ce ne sono di cose non dette, mal dette, maledette alle loro spalle e attorno a loro.  E così  nei loro commenti  rispuntano modi – diversi? contrapposti? inconciliabili? – di vedere la città,  la sua storia, la vita politica locale e l’immagine di un possibile futuro.  Chi ha curiosità provi a leggere. Questo oggi passa per la mente e il cuore di due – un vecchio e un giovane/ex giovane – che vivono mugugnando e insofferenti  a Cologno Monzese. [E. A.]

Continua la lettura di Guerra tra generazioni?