Pubblico da POLISCRITTURE FB questo scambio di opinioni tra me e Roberto Buffagni che su è svolto nell’ultima settimana sullo spunto della mia segnalazione di un articolo di Marco Rovelli, Gli specialisti del disumano” e ha fatto emergere anche i nostri diversi e contrapposti retroterra politici e culturali. Lo faccio perché il problema è davvero complesso, rischia di diventare ancora più tragico di come oggi si presenta e richiede l’attenzione e l’intelligenza di tutti per approfondirlo. E anche uno sforzo – almeno qui su POLISCRITTURE – per uscire dai veleni delle propagande contrapposte dei “buonisti e dei “cattivisti”. [E. A.]
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Appunti politici (4 bis): “Comunismo” di Franco Fortini
COMMENTO A “COMUNISMO” DI FRANCO FORTINI (punti 7,8)
articolo apparso su “Cuore”, supplemento de “L’Unità”, 16 gennaio 1989)
Concludo con quest’ultimo articolo il commento a “Comunismo” di Fortini. I due articoli precedenti sono reperibili qui e qui. Al commento farò seguire un confronto con le posizioni che sviluppano il concetto di comunismo in modi diversi o contrapposti a quello di Fortini o lo liquidano. Chiedo a quei pochi che prendono sul serio questi discorsi di associare le idee qui espresse alle immagini e alle parole di un documentario del 2015 che ho scoperto su You Tube in questi giorni, HUMAN. La versione completa è suddivisa in tre parti. I link per accedervi sono alla fine di questo testo. [E. A.]
di Ennio Abate
7.
CHI QUELLA LOTTA ACCETTA SI FA DUNQUE, E NEL MEDESIMO TEMPO, AMICO E NEMICO Continua la lettura di Appunti politici (4 bis): “Comunismo” di Franco Fortini
Una “iskra” di periferia contro la miseria della politica d’oggi
DIALOGO TRA TONTO E SAMIZDAT
Non sapremo se avremo avuto ragione. Ma guarda come già stendono le loro stuoie attraverso la tua stanza. Come distribuiscono le loro masserizie, come spartiscono il loro bene, come fra poco mangeranno la nostra verità! Di noi spiriti curiosi in ascolto prima del sonno parleranno. (Franco Fortini, Gli ospiti, da "Versi ad un destinatario" in "Una volta per sempre", pag. 309)
di Ennio Abate
Tonto – Ma allora hai letto su CARPE DIEM COLOGNO? Dice che l’Amministrazione del sindaco Rocchi zitta zitta è arrivata a metà legislatura e che le va riconosciuto il merito di «aver fatto ritornare a vivere, nel bene o nel male, la nostra città». E tu, invece, a dare Continua la lettura di Una “iskra” di periferia contro la miseria della politica d’oggi
Appunti politici (7): Visalli e i migranti
di Ennio Abate
Questi appunti si confrontano con l’articolo di Alessandro Visalli, Poche note sulla questione dell’immigrazione: della svalutazione dell’uomo. apparso sul suo blog e segnalatomi da Cristiana Fischer (E. A.)
Ma in sostanza che dice o suggerisce Visalli sulla questione dei migranti?
Vediamo prima il suo ragionamento. Con l’integrazione nell’Europa e la mondializzazione, Il sistema produttivo italiano (io aggiungerei ‘capitalista’), risulta «schiacciato da una parte dalla pressione competitiva generata dai prodotti ad alta specializzazione e contemporaneamente basso costo del nord Europa […] e dall’altra da quelli a media Continua la lettura di Appunti politici (7): Visalli e i migranti
Ranchetti, don Milani, Fortini
Una lettera del 2006 a Michele Ranchetti
di Ennio Abate
Molto si discute in questi giorni di don Lorenzo Milani (ad es. qui). Mi sono ricordato di averne parlato a suo tempo in una lettera a Michele Ranchetti (Cfr. qui), dove tentavo di mettere a fuoco il rapporto don Milani/Fortini (e sullo sfondo quello tra “cattolicesimo eretico” e marxismo critico, altrettanto eretico). La pubblico, scusandomi di non poterla accompagnare dall’articolo di Ranchetti, non reperibile sul Web e che non ritrovo più tra le mie carte. [E. A.] Continua la lettura di Ranchetti, don Milani, Fortini
Appunti politici (6): bene e buonismo
di Ennio Abate
In questi giorni ho riletto più volte i commenti all’articolo “Sul tragico destino dei migranti” (qui). In particolare quello di Roberto Buffagni (qui) solleva almeno tre questioni importanti. Le riassumerei intitolandole così: bene e buonismo, interesse, immigrazione e identità. Buffagni le tratta da un’ottica che diverge in profondità dalla mia e proprio per questo mi sento ancor più impegnato a discuterle e approfondirle. Affronterò i temi in tre articoli separati. Questo è il primo. [E. A.] Continua la lettura di Appunti politici (6): bene e buonismo
Chi censura chi?
SU «INVERTIRE LA ROTTA» DI POVIA E AMATO
di Ennio Abate
Non bisogna mai trascurare la cronaca, il quotidiano, il locale. Non è facile. Specie per chi è allenato a leggere saggistica, a pensare questioni politiche nazionali o mondiali, a riflettere su temi esistenziali o filosofici e a discutere con chi sa già discutere e pensare. Sembra di scendere nei bassifondi. E sorge spontanea la domanda: ma chi te lo fa fare? non è uno spreco? chi vuoi che ti ascolti? Ma è proprio lì che bisogna andare per misurare quanto le nostre idee siano in grado di reggere all’urto delle passioni più elementari e dei pregiudizi più radicati e scalfirli. [E. A.]
Lettera aperta ai cittadini di Cologno Monzese
di Ennio Abate, redattore di “Poliscritture”
Sapete che c’è polemica sul patrocinio concesso dall’Amministrazione comunale allo spettacolo di Povia e Amato, «Invertire la rotta», che verrà replicato il 10 giugno a Cologno nel cine-teatro comunale Peppino Impastato. Continua la lettura di Chi censura chi?
La memoria storica
Il Novecento passato a contrappelo (1)
di Ennio Abate
Questa scheda sotto forma di “tema svolto” a partire da alcuni documenti, molto didattica e rivolta ai giovani, l’avevo preparata lavorando a “Di fronte alla storia”, un manuale per le scuole superiori. E’ la prima di una serie che pubblicherò qui su POLISCRITTURE ritenendola di aiuto sia ai lettori giovani che al dibattito sui temi attuali toccati dai vari collaboratori e commentatori. [E. A.] Continua la lettura di La memoria storica
Commemorando Attilio Mangano
Appunti ad un anno dalla sua scomparsa
di Ennio Abate
1.
Eravamo davvero pochi: la vedova e le figlie di Attilio; un suo fratello maggiore, che molto ha viaggiato per il mondo; e una decina di amici. Sì, sul tardo pomeriggio del 2 maggio a Milano c’è stato un fortissimo acquazzone e la sera, fredda e piovosa, non invitava ad uscire di casa. In più la notizia dell’incontro per commemorarlo alla Libreria di via Tadino non è circolata a sufficienza per l’improvviso ricovero in ospedale, a ridosso dell’iniziativa, di Nicola Fanizza, che l’aveva per primo promosso e preparato. Eppure – mi dicevo – gli amici e le amiche che a Milano hanno avuto scambi con lui sono tanti/e. È che – ho poi pensato – quando uno muore, inizia un oscuro e indecifrabile lavorio della memoria sulla sua immagine da parte dei viventi e i tempi di elaborazione del lutto o la fatica di recuperare i ricordi mai coincidono con le date degli anniversari o dei calendari. Che però non possono essere trascurati.
Dopo la serata su Fortini al Laboratorio Formentini di Milano
di Ennio Abate
È andata bene. Giancarlo Majorino ha letto diverse poesie di Fortini, gli ha reso gli onori («solennità vissuta»). C’era un bel po’ di gente. Ho potuto dire meno di un quarto delle cose che mi premeva dire, ma le cerimonie letterarie hanno le loro regole spietate. E comunque, dopotutto abbiamo ricordato vari aneddoti sul Fortini, secondo alcuni «non facile da frequentare». Pubblico qui gli appunti che avevo preparato. [ E. A.] Continua la lettura di Dopo la serata su Fortini al Laboratorio Formentini di Milano