di Ennio Abate, Paolo Rabissi e Franco Romanò
Partendo da un articolo di Abate, DA RENZO TRAMAGLINO (MERIDIONALE) A SAMIZDAT del 19 febbraio 2018, abbiamo intessuto ricordi personali e politici su un evento al quale ciascuno di noi ha partecipato a modo suo. Sono passati cinquant’anni. Sembriamo ancora accomunati da un giudizio sostanzialmente positivo sul significato storico e politico del ’68. Eppure diversi sono gli accenti, le prospettive e i filtri di lettura che usiamo. Sperando di non aver opacizzato ma reso nelle sue molteplici facce alcune di quelle vicende e i problemi che affiorano nel ripensarle, pubblichiamo in un unico blocco il nostro lungo e laborioso scambio di mail, avvertendo in anticipo che un po’ di fatica la chiediamo ai nostri convenzionali quattro lettori. [E.A., P.R., F. R.]