di Mauro Armanino
…Poichè non c’è per l’uomo, fatto libero, di una preoccupazione più costante, più determinata di quella di cercare un essere davanti al quale prosternarsi’…Fëdor Dostoevskij nella ‘Leggenda del Grande Inquisitore’, nel suo noto ‘ I fratelli Karamazov’. Questa è una vicenda che parte da molto lontano e che il filosofo e scrittore Etienne de la Boétie aveva a suo tempo sottolineato nel suo scritto ‘Discorso sulla servitù volontaria’. In realtà c’è solo l’imbarazzo della scelta perché prosternarsi, sottomettersi a poteri più o meno costituiti sembra far parte dell’umana avventura, così come sembra si presenti ai più. La libertà è sempre stata pericolosa, per il singolo, la società e i poteri che la storia sforna secondo le epoche e le stagioni. L’essere di cui parla Dostoevskij può trasformarsi in cosa, situazione o realtà che sembra fatta per catalizzare, per un certo tempo o in modo permanente, l’adorazione o almeno la deferenza dei cittadini. Continua la lettura di Davanti a chi prosternarsi