Archivi tag: Eugenio Grandinetti

Pensieri su “Nel bosco ed oltre” di E. Grandinetti

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di Giorgio Mannacio

L’ultima plaquette di Eugenio Gradinetti si articola in tre sezioni (Le presenze del bosco; Dissonanze; Dissolvenze). La prima si presenta anche lessicalmente in sintonia col titolo stesso della raccolta, ma già l’avverbio “ ed oltre “ che lo accompagna sembra suggerire che bisogna uscire dal bosco e piegarsi, volenti o nolenti, a più liquidi fenomeni di trasformazione (Il testo Pan, a pag. 11, avverte : “Vivere è solo metamorfosi “). Continua la lettura di Pensieri su “Nel bosco ed oltre” di E. Grandinetti

EUGENIO GRANDINETTI 40 ANNI DI POESIA

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Andrea Marino, Eugenio Grandinetti e Luciano Aguzzi (Foto E. A. 23 set. 2015)

di Luciano Aguzzi

Pubblico l’appassionata e approfondita relazione  sulla poesia  di Eugenio Grandinetti, amico e  spesso ospite del sito di Poliscritture, che Luciano Aguzzi ha  preparato (e solo in parte riferito) per la la serata in suo onore (23 settembre 2015) coordinata da Giuseppe Deiana al Centro Puecher di Milano.[E.A.]

Parlare di un poeta vivente, in sua presenza, da amico e fra amici, potrebbe porre qualche problema imbarazzante. Imbarazzante per l’oratore che non volesse limitarsi a un omaggio all’amico e al poeta, a una esposizione estrinseca e a una valutazione in cui cogliere solo gli aspetti più superficiali e positivi. Che vorrebbe invece cogliere l’occasione per una lettura della poesia più approfondita, nei suoi contenuti anche intimi, perché sempre la poesia ci parla dell’autore, dei suoi pensieri più palesi ma anche dei più riposti e ne mette a nudo l’animo e le sue segrete stanze. Che ne vorrebbe inoltre esaminare anche la qualità letteraria, sia nei suoi momenti più alti, più riusciti, ma anche in quelli più deboli, e cercare di capire, di entrambi, le linee di composizione, le coerenze, i perché. Continua la lettura di EUGENIO GRANDINETTI 40 ANNI DI POESIA

L’alba

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di Eugenio Grandinetti

Questa è la seconda parte de “Lo scorrere della sabbia” (pubblicata qui). [E.A.]

L’alba

L‘alba ha gli occhi di sonno: un velo lieve
ricopre le pupille e tutto pare
non avere confini. Eppure
occorre andar oltre, attraversare
orizzonti d’abbaglio, non fermarsi
alle prime apparenze ed aspettare
la luce senza palpiti del giorno.

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La doppia crisi. Su riconoscimento dei poeti e critica militante (2)

flagellazione

di Luciano Aguzzi

Ancora una volta sposto dallo spazio dei commenti e metto in primo piano un intervento di Luciano Aguzzi. Perché riassume e ripropone dal suo punto di vista   ma con estrema chiarezza le questioni affrontate qui.  Mantengo lo stesso titolo e la stessa immagine per  segnalare ai lettori la continuità di questa discussione. [E.A.] Continua la lettura di La doppia crisi. Su riconoscimento dei poeti e critica militante (2)

Sulla poesia di Eugenio Grandinetti

marino marini

di Luciano Aguzzi

Pubblico, come anticipato, questo articolato intervento di Luciano Aguzzi sulla poesia di Eugenio Grandinetti. Era stato inviato in un primo momento come semplice commento al post La storia/le storie (qui) ma i temi affrontati (pessimismo, nichilismo, rapporto  tra poesia e prosa,  memoria) meritano tutto il rilievo che un blog di ricerca critica può offrire. [E.A.]

L’amico e collega Eugenio Grandinetti (Belsito, Cosenza, 20 marzo 1931) è sulla breccia letteraria da parecchi decenni e autore di circa quaranta raccolte, solo in minima parte edite. E anche delle edite, solo due sono in commercio, mentre le altre sono edizioni fuori commercio e introvabili. Per darne un giudizio complessivo sarebbe necessaria una lunga riflessione sulla qualità e sulle forme letterarie, sulle tematiche affrontate, sulle ragioni (se esistono, come io credo) della sua prolificità che, con l’età e i molti problemi di salute, non si è attenuata, quasi ad esprimere un desiderio, forse una vera ansia, di dire tutto finché ha tempo, in una condizione in cui il tempo – per lui – sembra ormai identificarsi proprio con lo scrivere e l’esprimersi in versi. Nella sua poesia si avverte la sua concezione naturalistica – materialista – atea e il non credere a qualche tipo di sopravvivenza oltre la morte. Da questa concezione filosofica deriva un tormentato pessimismo che, a differenza del naturalismo ateo e materialistico classico al quale pure Grandinetti si rifà, non trova quiete nella contemplazione della natura e nella considerazione della necessità delle cose e del destino, ma anzi tende a interpretare il ciclo della natura come metafora di un eterno ripetersi senza scopo del mondo e della vita umana. Ripetersi aggravato, non arricchito, dalla consapevolezza (dai desideri, dalle passioni, dalle illusioni) da cui deriva la sofferenza che la natura inconsapevole, almeno, evita. C’è però, implicita e per me evidente, una sensibilità che presuppone il cristianesimo, o almeno la sensibilità religiosa post-classica. Continua la lettura di Sulla poesia di Eugenio Grandinetti

La storia/le storie

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di Eugenio Grandinetti

La storia

La storia dei personaggi importanti,
degli eventi memorabili, la sequenza
di guerre tra gli stati e dei trattati
di pace stipulati tra i soliti potenti
mentre restano i rancori degli umili,
la storia di cui resta memoria Continua la lettura di La storia/le storie

I nodi

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di Eugenio Grandinetti

Pubblico da un volumetto inedito di Eugenio Grandinetti la prima delle quattro parti, intitolata “I nodi”, che è anche il titolo dell’intera raccolta.[E.A.]

I nodi

I nodi
che la ragione non sa sciogliere
che recide
l’azzardo del volere tornano
a riformarsi ancora sì che il filo
della vita non scorra senza intoppi
ma ogni volta
ci costringa alla scelta se attardarci
a sciogliere un nodo o se decidere
di reciderlo netto con la spada
della presunzione. Continua la lettura di I nodi

Calabria nei miei pensieri

Luigi Amato (1898-1961) - pastello - Jennaro , pastore calabrese
Luigi Amato (1898-1961) – pastello – Jennaro , pastore calabrese

di Eugenio Grandinetti

Le poesie e la nota in appendice
sono tratte dall’ Ebook omonimo (scaricabile qui)

Le castagne

Quando d’autunno i ricci si spaccavano
al mattino in paese era un fervore
di voci che si affacciavano dagli usci,
si aspettavano sulla soglia e tutte insieme
si avviavano in montagna alla raccolta
delle castagne che già cascolavano. Continua la lettura di Calabria nei miei pensieri

Appunti su «Viaggi» di Eugenio Grandinetti

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di Ennio Abate

1.
«Viaggi» è smentita e critica indiretta del viaggiare reale (e dell’ideologia del “nuovo” che al viaggio spesso s’accompagna). L’io poetante che parla in questi versi, infatti, dichiara subito d’essere stato uno scrittore sedentario e offre un bilancio dei viaggi mentali da lui compiuti sul «foglio bianco di carta». Di altri possibili viaggi, non avvenuti e per giunta imprecisati, apparentemente si rammarica. Accampando ragioni alquanto generiche («Ci sarebbero stati altri percorsi,/ ma infermo era il proposito/ e la meta era incerta» (13), che paiono in contrasto con la ragione profonda (e filosofica) della sua scelta sedentaria desumibile dal senso generale della sua stessa poesia. Continua la lettura di Appunti su «Viaggi» di Eugenio Grandinetti