Delmore Schwartz
di Angelo Australi
“Credo sia l’anno 1909. La sensazione è quella di trovarmi in un cinema, gli occhi fissi sullo schermo, il lungo fascio di luce che attraversa il buio, intermittente e narrante. È un film muto, come una vecchia produzione Biograph: gli attori sono vestiti ridicolmente all’antica, i fotogrammi si succedono con improvvisi sbalzi. Gli attori camminano troppo svelti e sembra che saltellino; la pellicola è macchiata e striata, come se il film fosse stato girato sotto la pioggia. Le luci sono sbagliate “. Continua la lettura di Nei sogni cominciano le responsabilità