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A proposito della poesia di Fortini “Agli dèi della mattinata”
di Rita Simonitto
Ancora una riflessione su “Agli dèi della mattinata”. Pubblico questo intervento di Rita Simonitto non come semplice commento alla precedente discussione (qui e qui) che c’è stata su Poliscritture ma dandogli il risalto di una “lettura d’autore” autonoma, capace di essere ad un tempo attenta al testo, alla rete di relazioni con altri testi e alla soggettività dl lettore/ice, che col testo si confronta e produce “suggestioni” utili per interpretarlo. Tra esse trovo particolarmente acuta quella che rimanda al “Faust” di Goethe, opera tra l’altro che Fortini tradusse e pubblicò nel 1980 facendola precedere da una propria approfondita introduzione. Per accompagnare l’articolo di Simonitto ne ho scelto perciò la copertina. [E. A.]
Non posso trattenermi dall’intervenire nella discussione su questa intramontabile poesia di Fortini. Rileggendola dopo tanto tempo (e anche in virtù delle disamine su essa fatte da Ennio, da Bugliani e da Aguzzi) questa composizione lascia tracce, così come gli ‘unghioli’ del Gatto nella poesia di Fortini stesso [qui]. Indizi che aprono la mente a tante riflessioni e considerazioni, esito che dovrebbe appartenere all’animus della poesia, a fianco del vissuto emozionale/partecipativo che prende il lettore di primo acchito.
Continua la lettura di A proposito della poesia di Fortini “Agli dèi della mattinata”I memoricidi della memoria selettiva
di Lorenzo Galbiati
Nella logica della critica dialogante che Poliscritture ha sempre praticato pubblico questo intervento di Lorenzo Galbiati, pur avendo delle riserve in parte già espresse in un mio precedente confronto con lui (qui). Le approfondirò nel corso della discussione che spero si apra e sia a più voci. [E. A.]
Continua la lettura di I memoricidi della memoria selettivaRileggendo “Agli déi della mattinata”
di Ennio Abate
Agli dei della mattinata
Il vento scuote allori e pini.
Ai vetri, giù acqua.
Tra fumi e luci la costa la vedi a tratti,
poi nulla.
La mattinata si affina nella stanza tranquilla.
Un filo di musica rock, le matite, le carte.
Sono felice della pioggia.
O dèi inesistenti,
proteggete l’idillio, vi prego.
E che altro potete,
o dèi dell’autunno indulgenti dormenti,
meste di frasche le tempie?
Come maestosi quei vostri luminosi cumuli!
Quante ansiose formiche nell’ombra!
Nella lettura tratta da You Tube di "Ai dèi della mattinata" l'attore al verso 3 legge 'fiumi' invece che 'fumi' e al verso 11 legge 'd'autunno' invece che 'dell'autunno'. [E. A.]
A
Il primo passo inizia con una mia elementare ma indispensabile parafrasi e con la raccolta di prime veloci impressioni ed osservazioni:
Continua la lettura di Rileggendo “Agli déi della mattinata”Il gatto di Fortini
di Donato Salzarulo
Ripubblico nella rubrica ANTOLOGIA DEI VECCHI SITI DI POLISCRITTURE questo saggio di Donato Salzarulo, comparso nel 2012 e non accessibile al momento sul vecchio sito (2010 -2013). Ricordo che il saggio si trova però anche sul sito LA POESIA E LO SPIRITO (qui )e sul vecchio sito di MOLTINPOESIA (qui). [E. A.]
Fortini, Pasolini e il realismo più reale del re (quello dei dominatori)
di Ennio Abate
Ieri, sulla mia bacheca Facebook, dove avevo pubblicato la copertina delle “Poesie inedite” di Franco Fortini con un richiamo al carteggio che ebbi con lui ( qui), ho avuto un lungo, intenso e polemico scambio di opinioni con Mary Blindflowers (che è stata di recente ospite qui su Poliscritture). Poiché la polemica riguarda il rapporto tra poesia e politica e rivela i “cattivi umori” che circolano nel languente dibattito culturale sui social quando si sfiorano questioni importanti ma oggi eluse, mi affretto a riprenderlo subito, anche se schematicamente, ripartendo da questi punti:
La sera si fa sera
Lettura di Giuseppe Emilcare
La sua voce: un martello morale…
Sul conflitto Israele- palestinesi.Una e-mail
RIORDINADIARIO 2009
di Ennio Abate
Cara XY,
io obnubilato e poco obiettivo? Se ci fossero in giro intellettuali obiettivi e non obnubilati mi sentirei davvero a disagio per queste etichette che mi attribuisci. Ma non ne vedo. Né fra noi di Poliscritture, che stiamo discutendo/litigando su questo dramma, né tra più autorevoli opinion maker.
Continua la lettura di Sul conflitto Israele- palestinesi.Una e-mailLe ceneri di Pasolini
Su “Pasolini in salsa piccante” di Marco Belpoliti
Guanda, 2010
di Ennio Abate
Nell’anniversario dell’omicidio di Pasolini (2 novembre 1975) ripubblico questa mia riflessione del 30 aprile 2011 sulla sua figura scritta in polemica con il libro di Marco Belpoliti, Pasolini in salsa piccante, (Guanda, Parma 2010) e con le interpretazioni tuttora distorte che circolano sul Web. [E. A.]
Insomma, c’è l’opera Pasolini;e c’è la leggenda Pasolini, e questa presso la maggioranza prevale sull’altra. (A. Asor Rosa, La Repubblica, 21 ott. 2005)Continua la lettura di Le ceneri di Pasolini