Per entrare dentro il mondo pittorico dell’amico Gigi Degli Abbati, che vive a Genova, scrisse su Poliscritture nel maggio 2020 Donato Salzarulo (qui). La pubblicazione di questi due suoi quadri – il primo in lavorazione per un’iniziativa che si terrà nei prossimi mesi, sulla quale riferiremo; il secondo del 1998 – è un semplice omaggio al suo lavoro che prosegue. [E. A.] Continua la lettura di Acrobati→
1.- L’occasione per incontrarlo mi è stata offerta dall’inaugurazione della sua ultima mostra nella Scuola di musica “Luigi Piseri” a Brugherio (24 Novembre – 12 Dicembre 2019).
Parlo di Gigi Degli Abbati, un artista che conosco da cinquant’anni e di cui ho in casa una delle sue opere giovanili: il monotipo N° 1 di una natura morta. Vi è rappresentato un vaso blu scuro con rami di fiori di vari colori e foglioline verde brillante; a fianco forse un piatto giallo limone; il tutto su un tavolo tra il rosso e l’arancione, sotto una finestra azzurra. Mi colpisce il modo di dare il colore: non disteso in maniera uniforme, ma graffiato in molti punti fino a ritrovare il bianco della carta; un bianco che disegna isolette, ghirigori, rametti, ruscelletti…