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SCRAP-BOOK DAL WEB – (in forma di samizdat) giugno 2015

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di Ennio Abate

1.

costruiranno muro – per fermare i migranti
tra Ungheria e Serbia – sempre loro i migranti
spendono miliardi di euro – per fermare i migranti

i regolari sì, gli irregolari no – decide chi fa i muri
e fa i migranti – e rafforza i controlli alle frontiere –
500 milioni di europei sarebbero gli assediati – Continua la lettura di SCRAP-BOOK DAL WEB – (in forma di samizdat) giugno 2015

Queimada

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di Rita Simonitto

La chiave di lettura di questo racconto sta nel suo titolo “Queimada” (= la bruciata più volte). Accompagnandosi all’esergo, esso introduce ad un discorso che intende essere più socio-politico che sentimentale e nel quale vanno in primo piano gli effetti nefasti della hýbris. La scrittura passa da un andamento lento e analitico ad uno sincopato e violento; precipitando nel finale, viene sottolineato il passaggio ad un quotidiano in cui prevale l’azione e non il pensiero. Il testo fa parte di una raccolta in via di edizione, “Vortici”, in cui l’autrice descrive, in vari racconti/capitoli autonomi, lo svolgersi di processi ‘destinali’, da intendersi però non nei termini dell’ Ananke, cioè della fatalità. Simonitto vuole suggerire che l’essere umano è il più delle volte trascinato da un evento che fa da catalizzatore tra un passato non elaborato ed un presente non comprensibile e in un certo senso ostile. [E.A.] Continua la lettura di Queimada

Uno di noi

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 Ricordo di Gianmario Lucini

di Ennio Abate

Questo è l’intervento rielaborato che ho presentato alla serata del 10 dicembre 2014 in memoria di Gianmario Lucini  svoltasi a «ChiamaMilano» in Via Laghetto 2 purtroppo alla presenza di pochissimi suoi amici.

 1.

È troppo presto per capire quanto poliedrica, contraddittoria, caparbiamente volta al futuro sia stata la vita di Gianmario Lucini. L’amicizia potrebbe travisare il giudizio. Che meno avrà tratti amicali e più sarà valido. Per parlare, infatti, di lui – uno di noi – è necessaria non meno ma più distanza critica. Continua la lettura di Uno di noi

Poesie

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di Simone Consorti

da ” Nell’antro del misantropo”, L’Arcolaio 2014

Per capire se eri ancora incinta

La guerra cominciò
quando la guerra finì
e prima e dopo tu eri sempre lì
con gli occhi abbassati
e i capelli strappati
col tuo corpo sfatto
a forma di bersaglio
e una mano aggrappata alla pancia
per capire se eri ancora incinta
o per l’ennesima volta
l’avevano avuta vinta Continua la lettura di Poesie

Unio. Psicoscrittoio (1- 33)

1995 Salto indietro  mag 1995 per estratto UNIO
Tabea Nineo, Salto indietro, maggio 1995

di Ennio Abate

[Lavoro da anni a un “Narratorio” in varie sezioni ( Barunisse, Salierne, MI, Samizdat Colognom, ecc.). Qui presento un estratto di “Unio” (i primi  trentatre capitoletti) dove tento una rielaborazione  narrativa del materiale onirico – perciò il sottotitolo “Psicoscrittoio”-  emerso nei primi anni Novanta durante il periodo della mia analisi].

1.
Noi, amici miei, osserviamo dall’alto di un ponte lo scorrere delle disgrazie altrui. Guardare ci preserva – fino a quando? – dal provarle. Se fossimo appena più vicini a una di esse, smetteremmo di osservare. Giocoforza ci toccherebbe agire. Magari impauriti, vedremmo quelli sudare, altri bestemmiare, altri ancora piangere, urlare, vomitare. Ecco una jeep sbanda, rompe la staccionata e precipita nell’acqua. Sprofonda. Ora riemerge ed è trascinata al largo da una corrente impetuosa. Continua la lettura di Unio. Psicoscrittoio (1- 33)