di Fabio Strinati
Poter scorgere l’Assoluto ( o fine supremo )
dentro “ un noi “, ch’è richiamo verus
in un oscuro barlume a volte,
birifrazione del nostro pensiero
tutt’altro che mera parvenza.
Anziché avvertire dentro,
come una scienza
in stato di burbero zelo, in sé,
au-delà di un’anima
com’essa al di fuori si mostra,
gli occhi del tragitto sulla strada
della conoscenza. Continua la lettura di “Obscurandum” e tre spartiti di musica contemporanea