di Lidia Are Caverni
PRIMAVERE Poter dire l'incanto di teneri occhi tesori da stringere nel pugno il gatto bianco percorre tetti più che larve non trova fra l'albeggiare del pesco ormai sfiorito le lamiere piangono muschi su zampe di velluto agglomerato di sopravvissuti ghetti assuefatti cortili.Continua la lettura di Da “Atropo” di Lidia Are Caverni