Continuo il recupero degli articoli dei vecchi siti di Poliscritture non più accessibili on line e ripubblico questo di Velio Abati comparso sul n. 9 cartaceo del gennaio 2013. [E. A.]
di Velio Abati Continua la lettura di La cartella di Fortini
Continuo il recupero degli articoli dei vecchi siti di Poliscritture non più accessibili on line e ripubblico questo di Velio Abati comparso sul n. 9 cartaceo del gennaio 2013. [E. A.]
di Velio Abati Continua la lettura di La cartella di Fortini
di Marisa Salabelle
Se devo pensare ai libri che hanno avuto un peso rilevante nella mia vita, devo partire dalle letture dell’infanzia. Per prima ci metto l’Odissea, che mio padre mi leggeva fin da quando avevo quattro o cinque anni. E un misterioso libro verde, che non sono mai riuscita a identificare, forse un dizionario tipo Garzantina, che esercitava su di me ancora analfabeta un grande fascino. Solo che la Garzantina è uscita per la prima volta nel 1962, mentre il fantomatico libro verde è precedente nella mia memoria, e comunque la prima Garzantina non era verde ma rossa. Continua la lettura di Una vita da lettrice
Una lettera del 2006 a Michele Ranchetti
di Ennio Abate
Molto si discute in questi giorni di don Lorenzo Milani (ad es. qui). Mi sono ricordato di averne parlato a suo tempo in una lettera a Michele Ranchetti (Cfr. qui), dove tentavo di mettere a fuoco il rapporto don Milani/Fortini (e sullo sfondo quello tra “cattolicesimo eretico” e marxismo critico, altrettanto eretico). La pubblico, scusandomi di non poterla accompagnare dall’articolo di Ranchetti, non reperibile sul Web e che non ritrovo più tra le mie carte. [E. A.] Continua la lettura di Ranchetti, don Milani, Fortini
Due brani da “L’estate che ammazzarono Efisia Caddozzu” di Marisa Salabelle (Piemme Edizioni)
E’ la storia di una maestra elementare, una donna difficile, impegnata nel sociale ma di carattere aspro, che viene uccisa da ignoti una sera d’estate, alla vigilia della festa del patrono. Le indagini (che non porteranno a nulla di buono) sono il pretesto per raccontare la sua storia e un periodo della storia italiana (anni ’60-’90). Il primo brano, quasi all’inizio, parla della nascita di Efisia; nel secondo si accenna al suo impegno politico negli anni della giovinezza.
1.
Il 20 marzo 1950, a Cagliari, tirava vento. Tira sempre vento, a Cagliari: questo è il motivo per cui i cagliaritani parlano sempre a voce molto alta, perché se la porta via il vento, la voce, e allora bisogna urlare se ci si vuol fare sentire. Continua la lettura di SEGNALAZIONE. Marisa Salabelle