Archivi tag: Luciano Aguzzi
Su “Scorre il giovane tempo” di Meeten Nasr
Appunti di Ennio Abate
1.
Il titolo di questa Autoantologia delle poesie scritte da Meeten tra 1982 e 2014 viene chiarito leggendo a pag. 93 la poesia Nel bosco (da una stampa giapponese). E va subito in primo piano il legame con l’ Oriente di questo «viaggiatore svagato e inconsapevole», come l’ha definito Gianpiero Neri (pag. 35). In questo suo esplorare Meeten a me pare anche goloso, eclettico e culturalmente attrezzato. Ha il respiro del cosmopolita. Per l’essere figlio di «madre sefardita»? Grazie anche ai suoi studi di «epistemologia e di storia della scienza»? Non saprei dire. Ma, nel suo andare in giro per il mondo («Tornando da Bali senza scalo inseguivamo la luce del tramonto. Trascorsi le ore della più lunga notte attraversando l’India e osservando la Terra dal finestrino», pag. 97) a me pare che l’assorbimento, che rozzamente chiamerei delle culture orientali, abbia prevalsoi sulla sua stessa formazione umanistica («ha fatto studi di filologia greco-latina»).
Continua la lettura di Su “Scorre il giovane tempo” di Meeten NasrPeripezie di una lettura
Con una Risposta di Angelo Australi
di Ennio Abate
Caro Angelo [Australi],
il ritratto che ci hai dato di Davide Lazzaretti (qui) recensendo il romanzo di Simone Cristicchi, “Il secondo figlio di Dio” e i commenti al seguito hanno suscitato in me dubbi, inquietudini e una certa stizza per l’apprezzamento speranzoso verso i movimenti dal basso legati a precisi luoghi che tu, Aguzzi e Locatelli avete espresso. Non sono certo che, a partire dalla figura di Lazzaretti, tu abbia voluto delineare una proposta culturale e politica per l’oggi. Alcune tue affermazioni[1] e un successivo commento[2] me l’hanno fatto pensare. Ma, così non fosse, sento una proposta del genere aleggia nell’aria di questo nostro tempo. Ed allora ho voluto approfondire, riprendendo in mano vecchi libri, per chiarire innanzitutto a me stesso le ragioni della mia reazione. Che avevo del resto già anticipato in una replica ad Aguzzi (qui) dichiarando al contempo simpatia e riserve. Ora, con questo riepilogo delle mie peripezie di lettore le preciserò analiticamente.
Continua la lettura di Peripezie di una letturaLeopardi e Milano
di Luciano Aguzzi
Pubblico l’introduzione e un capitolo del libro di Luciano Aguzzi sul giovane Leopardi alle prese, nella Milano del suo tempo, con il “lavoro editoriale”. La precisione delle informazioni permette un piacevole ripasso di nomi, luoghi e titoli di opere che si sono incontrati sui manuali liceali. Al di là dei pur equilibrati tentativi dell’Aguzzi studioso di distanziarsi dalle lamentele troppo umorali del giovane Leopardi, ci tengo a dire che sto dalla parte di Giacomo e della sua benedetta «inattualità» culturale e ideologica o lrrequietezza, impazienza, sofferenza e insofferenza. E mi chiedo chi sono oggi quelli che praticano la scomoda ma indispensabile critica alla Leopardi di fronte agli altrettanto famelici o orientati (o disorientati) «ideologicamente in modo diverso» nostri contemporanei, editori e non. [E. A.]
Su Trump, “mondialisti” e “residenti”
di Luciano Aguzzi
Ferve dappertutto la discussione sull’enigma Trump. Difficile è orientarsi ed evitare prese di posizioni emotive ed estremizzate, tipo: “Addà venì Trump!” o ” Torna l’Ur-fascismo” di cui parlò Umberto Eco ( Cfr. qui). D’altra parte nella situazione caotica d’oggi non c’è neppure la tranquillizzante possibilità del “giusto mezzo”. Perché, in effetti, tutte le categorie che ancora usiamo per pensare questa realtà in sommovimento sono come minimo ballerine e logorate. Possiamo insistere però nella fatica di catturare e selezionare le notizie e le riflessioni che potrebbero aiutare i nostri ragionamenti a capirne qualcosa in più. Pubblico perciò questo intervento di Luciano Aguzzi, che s’inserisce nello scambio (Cfr. Appendice) di opinioni tra me e lui avvenuto su “Poliscritture FB” e spero che altre voci aggiungano dati e riflessioni utili ad approfondire i problemi qui accennati. [E. A.] Continua la lettura di Su Trump, “mondialisti” e “residenti”
Su “Li chiamavano terroristi” di Luigi Borgomaneri
di Luciano Aguzzi
Intervento alla presentazione del libro di Luigi Borgomaneri “Li chiamavano terroristi. Storia dei Gap milanesi (1943-1945)” svoltasi al
Centro Puecher di Milano il 13 aprile 2016
Questo libro di Borgomaneri si può considerare “vecchio” e “nuovo” insieme. Vecchio perché deriva da un lavoro di ricerca durato oltre tre decenni e i cui risultati sono via via apparsi nelle due edizioni del testo fondamentale «Due inverni, un’estate e la rossa primavera. Le Brigate Garibaldi a Milano e Provincia 1943-1945» (Franco Angeli, 1985 e 1995), il quale contiene molte pagine ora rifuse in «Li chiamavano terroristi», e in altre pubblicazioni. Continua la lettura di Su “Li chiamavano terroristi” di Luigi Borgomaneri
DUE SEGNALAZIONI Pittura + poesia
1
Per avere un’idea di com’è nato nel tempo il “narratorio” si può leggere l’intervista apparsa su WSF: qui Continua la lettura di DUE SEGNALAZIONI Pittura + poesia
EUGENIO GRANDINETTI 40 ANNI DI POESIA
di Luciano Aguzzi
Pubblico l’appassionata e approfondita relazione sulla poesia di Eugenio Grandinetti, amico e spesso ospite del sito di Poliscritture, che Luciano Aguzzi ha preparato (e solo in parte riferito) per la la serata in suo onore (23 settembre 2015) coordinata da Giuseppe Deiana al Centro Puecher di Milano.[E.A.]
Parlare di un poeta vivente, in sua presenza, da amico e fra amici, potrebbe porre qualche problema imbarazzante. Imbarazzante per l’oratore che non volesse limitarsi a un omaggio all’amico e al poeta, a una esposizione estrinseca e a una valutazione in cui cogliere solo gli aspetti più superficiali e positivi. Che vorrebbe invece cogliere l’occasione per una lettura della poesia più approfondita, nei suoi contenuti anche intimi, perché sempre la poesia ci parla dell’autore, dei suoi pensieri più palesi ma anche dei più riposti e ne mette a nudo l’animo e le sue segrete stanze. Che ne vorrebbe inoltre esaminare anche la qualità letteraria, sia nei suoi momenti più alti, più riusciti, ma anche in quelli più deboli, e cercare di capire, di entrambi, le linee di composizione, le coerenze, i perché. Continua la lettura di EUGENIO GRANDINETTI 40 ANNI DI POESIA
SEGNALAZIONE
CENTRO PUECHER
Spazio del sole e della luna – Via U. Dini 7 – 20141 Milano
(tram 3 e 15; MM2/verde-capolinea piazza Abbiategrasso)
MERCOLEDI’ 23 SETTEMBRE 2015, ORE 18.00
LA POESIA DI EUGENIO GRANDINETTI
«La Storia» di Elsa Morante a trent’anni dalla sua morte
di Luciano Aguzzi
1. La Storia Romanzo
Quando, alla fine di giugno del 1974 uscì «La Storia Romanzo» di Elsa Morante, pubblicato da Einaudi direttamente in edizione semieconomica a lire 2.000, con una tiratura di 100mila copie, che in pochi mesi divennero seicentomila, fu subito un caso editoriale e letterario. Continua la lettura di «La Storia» di Elsa Morante a trent’anni dalla sua morte