Archivi tag: Lucio Mayoor Tosi

Sulla collina

mayoor sparare

di Lucio Mayoor Tosi


Cosa si nasconde nella testa del pazzo che svolta l’angolo
uscendo dal bar?
Ha due metri di fucile nella spina dorsale, un cappotto
marrone e l’aria
di chi ama osservare da lontano, con le sopracciglia in su
perché ha già visto: Continua la lettura di Sulla collina

Le forme del tempo nella poesia

KAIROS 2

di Rita Simonitto

Sono stata molto sollecitata dal post di Mannacio “L’innocenza del tempo” (qui) – e ci ho riflettuto a lungo anche perché di stimoli ne dava parecchi – ma anche dalla osservazione di Mayoor (nello stesso post): *Il tempo non sarebbe dato da quanto impiego per muovermi da A a B ma da quel che accade durante il tragitto. Ne consegue che Cronos è l’azione umana e concreta dell’esperire*.
Il che farebbe pensare che accanto all’esistenza di un tempo ‘quantitativo’ – basato sulle infinite segmentazioni per cui Achille non può mai raggiungere la tartaruga – ci sia ad un tempo ‘qualitativo’, quello delle relazioni, a fronte del quale viene invece perseguito l’incontro, il momento opportuno nel quale si incrociano gli eventi. Continua la lettura di Le forme del tempo nella poesia

Una nota sulle sculture di Teresa Citro

citro 3Codice

di Lucio Mayoor Tosi

L’arte è punto d’arrivo e partenze. Dove sono arrivati artisti come Moore, come Brancusi e Melotti, scultori che mi sembra abbiano insegnato qualcosa a Teresa Citro, dallo stesso luogo lei, come tanti altri, riparte: destinazione se stessa. Viaggio lungo e difficile, impossibile sapere quando si arriverà. Continua la lettura di Una nota sulle sculture di Teresa Citro

Kalì

SALOTTO-DEI-POVERI

di Lucio Mayoor Tosi

Riporto in evidenza il commento lasciato da Lucio qui. [E. A.]

Tre mesi fa è morto un mio vecchio amico, è morto al Sacco di Milano. Aveva trascorso gli ultimi due anni della sua vita tra i senza tetto, era uno di loro. Vendeva i suoi disegni in via Madonnina, a Brera. Era un bravissimo artista ma gli è andato tutto storto. Continua la lettura di Kalì

Senza fragole

coubert 1

di Lucio Mayoor Tosi (con una nota dell’autore)

a Gustave Courbet

E’ pace Fatta al cimitero di zanne del Ministero
degli Esteri. Una stretta di mano. Buoni affari.

Subito una mandria di automobili oltrepassa il confine
e si richiude il borsellino. Le mucche Stanno a Guardare. Continua la lettura di Senza fragole

00:00

mayoor zero sero

di Lucio Mayoor Tosi

 

Ore 04:02

Vivo in Una Casa che sembra disabitata, Nella cella di UN Programma di Scrittura. Niente di che, un bilocale con veranda e vista su Una catena di blog, Amici Molto per bene. Link.
Decine di poesie lampeggiano incompiute, alcune davvero Brutte, also se qui e là ho rammendato, inventato Nuovi accapo, sfrangiato, divelto, riscritto e Nuovamente seminato. Continua la lettura di 00:00

Lavarsi la faccia al mattino

lenin mayoor

di Lucio Mayoor Tosi

Sulla terrazza delle circostanze un lupo solitario legge quattro righe in versi. Prima di coricarsi tossisce alla tristezza, stempera un rigagnolo di parentesi quadre per l’indomani, chiude gli occhi e sta nel corridoio buio, davanti all’uscio, fedele, povero, infreddolito. Continua la lettura di Lavarsi la faccia al mattino