appunto 1 (1995-1997)
di Ennio Abate
Michele Ranchetti, dopo Franco Fortini, è stato per me un altro dei “padri impossibili”. (Poi ci sono stati anche i “fratelli impossibili”, di cui qualcosa ho detto e dirò altrove). Ma anche in questo rapporto con Michele – tardivo, saltuario, forse intiepiditosi dopo la prima fase del “riconoscimento” da parte sua con l’ Introduzione alla mia “Salernitudine” (Ripostes 2003) di un pezzo della mia ricerca poetica e troncato d’improvviso dalla sua morte nel 2008 – ho imparato che si può volere bene anche ai “padri impossibili” e continuare la propria strada. [E. A.] Continua la lettura di Riordinadiario su Michele Ranchetti (1)