di Daniele Cesaretti
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Poesie
in memoriam di ezio bosso
di Antonio Sagredo
Oggi le note sono a lutto senza contrasto coi ceri accesi, ma i quattro angeli non hanno ancora disteso il drappo sul feretro, e i ritardi non s'addicono ai viventi. Le abbiamo viste implorare luminose sulle rotelle immobili e, sbalordite dallo sconcerto, si sono rivoltate per i suoni circolari dei suoi gesti, ma sul nostro volto ricordiamo tutto il suo sorriso estremo a contagiare anche la tetraggine. Dovevamo conteggiare i passi dai suoi occhi e dalle sue parole, la compassione schiacciare con le sue stesse mani sui pentagrammi, e delle sue gesta colmare ogni stanza fino alla Dodicesima, e poi liberare i lacci dai neuroni. Le sue mani ci resteranno come ali sonore a sussurrare alla musica le note felici che amò dovremo abituarci alla sua gioia! C'è bisogno stanotte della luce delle sue mani! Brindisi, 15 maggio 2020
Quartetto
di Antonio Sagredo
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“Parea ch’a danza e non a morte andasse
ciascun de’ vostri o a splendido convito”
Giacomo leopardi
Pudesse o instante da festa romper o ten luto
Sophia de Mello Breyer Andresen
Il novello dittatore (dottor Cessantibus)
di Antonio Sagredo
Debuttò con una giovane morte, e prese il volo,
come un novello dittatore.
Il morto sfilò un anello dal vivente,
l’oriente si ribellò, voltò la schiena e andò via,
perché sovrane regnassero sui tarocchi
le infelicità nerastre della Nemesi. Continua la lettura di Il novello dittatore (dottor Cessantibus)
Sedici poesie inedite da “Evasori sentimentali”
di Franco Arminio
Del tuo corpo so ancora poco
e delle mani
e della via benedetta
che gira intorno all’ombelico.
Ti amerò per i poeti
che non ti hanno vista,
per i poeti veri
che erano al mondo
quando tu non c’eri.
Darò tutta la mia gentilezza
alle tue mani.
Se ti vedo
mi sgretolo,
sventolerò le mie ossa
come bandiere. Continua la lettura di Sedici poesie inedite da “Evasori sentimentali”
In memoria di Carmencita
di Arnaldo Éderle
Il suo rosso cuore
Pettinatela bene
la barese del mare,
che lei ci teneva
ai suoi capelli ricci
di permanente,
ricci e rossi, il suo ultimo
perpetuo colore: rosso
come il suo dolce forte
cuore.
Mary Ann
di Arnaldo Ederle
Mary Ann
Mary Ann. Che splendido nome!
Quando ti ho vista, prima volta,
non ho saputo che pensare. Il tuo
caschetto! Nero me lo ricordo, Continua la lettura di Mary Ann
Con queste mani
Drammaturgia in versi per voce sola e indignazione molta
di Mariella De Santis
Il testo che segue è stato ispirato da una coraggiosa intervista di Emilio Quadrelli ad Anna (nome di fantasia), apparsa su Alias (nr. 10 anno 5 del 3 febbraio 2007), inserto culturale del quotidiano il Manifesto, allegato al giornale ogni sabato. Dall’articolo riporto quali veri il rapimento di Anna nel 1996, a 13 anni, per essere portata a lavorare in una fabbrica italiana, i ripetuti stupri e la deportazione in un bordello per militari, paramilitari e civili operanti in Albania dal 1998, la liberazione a mano armata nel 2004 da parte del fratello al comando di una milizia di trafficanti d’armi e la sua condizione di vita al momento dell’intervista.Molto altro di quello che ho scritto mi è stato raccontato da donne immigrate incontrate vivendo…Per questo motivo nel mio testo, la protagonista l’ho chiamata Milena e non Anna. Il resto è da considerarsi mia creazione artistica cosa questa, come sappiamo, non sufficiente ad attribuirle lo statuto di finzione. Questo mio testo è dedicato ai giornali e ai giornalisti indipendenti che molestano le nostra visione delle cose, alle colonne della mia famiglia Lina, Angela e Roberta e alle migliaia di sorelle ignote che vorrei tutte abbracciare. [M. De S.] Continua la lettura di Con queste mani
Donne e uomini
di Arnaldo Éderle
Le donne donne donne donne donne
sono tutte donne con culi e seni
che passano per le strade e le profumano
di carne di donna e se la godono
ad ogni passo, e fingono di sistemarsi
la gonna e invece si accarezzano il culo
e ridono. Continua la lettura di Donne e uomini