di Donato Salzarulo
1.- Un pomeriggio d’estate del 1967, Giuseppe, un giovane bisaccese, sale sul treno proveniente da Avellino per Rocchetta Sant’Antonio. Destinazione: “Andretta beach”, come chiama scherzosamente l’ansa ciottolosa del fiume Ofanto, dove l’aspettano «una ventina di squattrinati che, non potendosi permettere le spiagge di Rimini né tanto meno quelle della vicina Paestum» (pag.109), vanno spesso lì a fare il bagno.
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