di Arnaldo Éderle
Non concordo con la spiegazione che Éderle dà in questi versi del perché si scrive. Anche se continuassimo a scrivere su un “bianco foglio” di carta, “di sera di mattina e di pomeriggio”, tutto è mutato attorno a noi dal tempo degli amanuensi e dei poeti in attesa della “nera farfalla” che li illumini. Forse è il caso di discuterne. [ E. A.]