Archivi tag: Nietzsche

«Sui confini della poesia» di Franco Fortini. Appunti

di Ennio Abate

 ” Sui confini della poesia” si legge in “Nuovi saggi italiani 2” alle pagg. 313 -327 del volume della Garzanti pubblicato nel 1987. E’ una lezione tenuta da Fortini presso l’università del Sussex nel maggio 1978. Il testo non  è di agevole lettura, anche perché rivolto ad un pubblico di studiosi. Usa espressioni concentrate e le tesi non vengono spiegate ricorrendo ad esempi. Questi sono gli appunti che ho steso in questi giorni dopo una ennesima lettura e avendo in mente la questione del rapporto poesia/moltinpoesia. I numeri tra parentesi rimandano alle pagine. [E. A.]

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«Il mestiere di pensare» di Diego Marconi

LETTURE IN QUARANTENA (2)

di Donato Salzarulo

1.- «Povera, e nuda, vai Filosofia ».

Qualche anno fa, un progetto ministeriale prevedeva di ridurre da tre a due anni l’insegnamento di filosofia nei Licei e di eliminarla dalle tabelle disciplinari di vari corsi di laurea perché – questa la singolare motivazione – trattasi di disciplina troppo specialistica. Mentre la matematica, la chimica, la fisica, ecc., per i cervelli di certi consulenti ministeriali, non lo sono.

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Quando c’era “La caccia”

di Ennio Abate

Diario. Venerdì 18 ottobre ore 18. Sono alla Libreria Odradek in Via Principe Eugenio 28 a Milano – erano anni che non ci tornavo – perché mi hanno avvisato che Greta Gandini e Tommaso Spazzali presentano i primi tre volumi del Diario inconsapevole della caccia all’ideologico quotidiano di Felice Accame – L’anno 1986L’anno 1987 e L’anno 1988 (La Vita Felice editore). Ho conosciuto e in qualche occasione collaborato sia con Felice Accame che con Carlo Oliva, notissimi a Milano e altrove (e non solo per quella trasmissione domenicale di Radio Popolare). A me sono rimaste nella memoria soprattutto le impennate della voce di Felice e il brontolio pacato e avvolgente di quella di Carlo. Non potevo mancare quest’appuntamento. Ma quanti anni sono passati? Mentre arriva gente, mi siedo, sfoglio il primo volume appena acquistato e leggo nella seconda di copertina:

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Sulla salvezza

 

di Davide Morelli
Vanno dosate le forze e soppesate le parole. Bisogna evitare di scadere nelle ovvietà e nelle semplificazioni. È lecito contraddirsi perché la realtà è essa stessa contraddittoria. Aveva ragione Walt Whitman: chi si contraddice vuol dire che contiene “moltitudini”. Inoltre è risaputo che chi si contraddice spesso diventa per questo motivo una persona coerente. Mai arroccarsi troppo sulle nostre posizioni. Bisogna andare oltre la sedimentazione del vissuto. Di tanto in tanto quel che resta di un giorno trascorso è una reminiscenza. Spesso non resta niente. Ci sono giorni comuni come fiori di campo e giorni speciali come le rose. Continua la lettura di Sulla salvezza

La memoria storica

 

Il Novecento passato a contrappelo (1)

di Ennio Abate

Questa scheda sotto forma di “tema svolto” a partire da alcuni documenti, molto didattica e rivolta ai giovani, l’avevo preparata lavorando a “Di fronte alla storia”, un manuale per le scuole superiori. E’ la prima di una serie che pubblicherò  qui su POLISCRITTURE ritenendola   di aiuto  sia ai lettori giovani che al dibattito sui temi attuali toccati dai vari collaboratori e commentatori. [E. A.] Continua la lettura di La memoria storica

Sulla superstizione, il fondamentalismo e altre facezie del genere

nietzsche_y_marx

 di Giulio Toffoli

“Ma guarda te, se si può. – stava borbottando fra sé e sé Li Yu, mentre guardava una delle lettere che si erano raccolte negli ultimi giorni sulla sua scrivania – Da quanto tempo non sento più Wang Wei? Forse l’ultima volta ci siamo visti al tempo della Grande Rivoluzione Culturale e anche allora si trattò di un breve saluto del tutto occasionale.

Chissà cosa vorrà?” Continua la lettura di Sulla superstizione, il fondamentalismo e altre facezie del genere

Quella marmaglia che scrive su Face book

palline bosco e donna

di Mayoor L. Tosi e Luca Gori

Si scrivono – è vero – anche «commenti-poesia». Quello di Luca Gori, che Mayoor propone,  è nel solco della “sovversione” anche  dei generi letterari che ha attraversato il Novecento. (A me fa venire in mente il più  audace fra gli iniziatori, Friedrich Nietzsche, del resto qui citato da Gori stesso). Prendo le distanze dall’operazione, ma non  esito a pubblicare il carteggio e invitare a discuterne. Anche nei contenuti specifici trattati. Le cosiddette “centro strade” della poesia vanno tutte esplorate. Poi ciascuno/a deciderà quale sia la più valida o la sua.[E. A.]
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Lorenzo Renzi: un’analisi non ragionieristica di “A mia moglie” di Saba (lezione 3)

lezioni sulla poesia

di Ennio Abate

Questa è la  terza lezione rielaborata dai tre incontri sulla poesia che ho condotto a Saronno su invito dell’Associazione “L’isola che non c’è” nel novembre 2014. Le prime due si rileggono qui e qui. [E.A.] Continua la lettura di Lorenzo Renzi: un’analisi non ragionieristica di “A mia moglie” di Saba (lezione 3)

Su “Sottomissione” di Michel Houellebecq

sottomissione

di Giorgio Mannacio

I.
Ho appena finito di leggere quello che – dopo gli attentati islamici di Parigi – può essere definito “ il libro del giorno “. Si tratta del romanzo “ SOTTOMISSIONE “ dello scrittore francese Michel Houellebecq ( da qui in poi: M.H. ). In Italia è stato pubblicato nei primi giorni del 2015 da Bompiani ( traduzione di V. Vega ).
Non mi occuperò degli aspetti strettamente stilistico-estetici, pur osservando – di sfuggita – che la traduzione mi pare agile e disinvolta e tale da consentire un pieno accesso al “ senso” complessivo del libro stesso. Continua la lettura di Su “Sottomissione” di Michel Houellebecq

Polivalenza di un sospiro

biancaneve

di Giorgio Mannacio

1.
Ho assistito qualche mese fa – per ragioni del tutto personali – ad una rappresentazione destinata a bambini dai cinque ai dieci anni. Si trattava della trascrizione in forma teatrale della celebre fiaba Biancaneve e i Sette Nani di cui non si può non ricordare il magistrale film per cartoni animati di Walt Disney. Dal testo originario erano stati estrapolati e sceneggiati gli episodi più significativi e suggestivi. Dal punto di vista dello spettatore adulto, interessato ad esperimenti teatrali, lo spettacolo presentava una caratteristica. I personaggi che, nella realtà, avrebbero potuto essere veri soggetti umani ( una ragazza di nome Biancaneve, una regina, un guardiacaccia ) erano interpretati da attori in carne ed ossa. Gi essere fantastici (i sette nani) erano marionette di legno e altro materiale, mosse mediante fili da altrettanti operatori. Veniva così creata una sorta di ulteriore contrappunto tra realtà e fantasia. Continua la lettura di Polivalenza di un sospiro