DIARIO/STOCOLOGNOM
Ieri bella serata alla “Casa in Movimento” con tanti ex compagni degli anni Settanta per guardare il filmato autoprodotto nel 1976 dall’allora Democrazia Proletaria di Cologno Monzese e restaurato dal gruppo “On the road again. Anni 70 a Cologno” (qui). Ma la memoria è una brutta bestia. Come sapeva bene Emily Dickinson, che scrisse: «Quando spolveri il sacro ripostiglio/ che chiamiamo “memoria”/scegli una scopa molto rispettosa/e fallo in gran silenzio./Sarà un lavoro pieno di sorprese -/ oltre all’identità/ potrebbe darsi/ che altri interlocutori si presentino -/ Di quel regno la polvere è silente -/ sfidarla non conviene -/ tu non puoi sopraffarla – invece lei/ può ammutolire te». E allora, proprio per invitare a lavorare seriamente in quel “regno polveroso”, ripropongo in forma di lettera aperta il succo del breve intervento critico che ho fatto in questa occasione. Rimando anche alla precedente riflessione sul tema della memoria del ’68 a Cologno (qui). Per finire, aggiungo il testo di un vecchio volantone del “Gruppo Operai e Studenti di Cologno” (datato 1971), che dovrebbe documentare il senso della mia critica (niente affatto “demolitrice”). Il volantone è suddiviso in punti per agevolarne la lettura on line. [E. A.]
Continua la lettura di 1969-2019. Com’eravamo? Come siamo? →