NARRATORIO/PROF SAMIZDAT (AGOSTO 1982)
di Ennio Abate
Sto lavorando al mio “narratorio” in prosa. Ho chiare in mente le sue suddivisioni principali, che in qualche occasione ho già indicato (Salernitudine, Immigratorio, Samizdat, ecc.). Mi è difficile, però, riordinare e sintetizzare i troppo numerosi e spesso ripetitivi appunti che – non so se obbedendo a qualche strategia da “narratore interruptus” o in preda a certe nevrosi da scrittori clandestini e isolati – ho seminato, spesso dimenticandomene, qua e là in molti anni (almeno dagli Ottanta). In quaderni, taccuini e foglietti volanti scritti a mano. In dattiloscritti di decenni fa (fino a metà dei Novanta) mai più riletti. E più di recente in file sul PC più facilmente consultabili. Ogni tanto trovo e rielaboro qualche testo come questo. Che appare a me stesso di non facile interpretazione e collocazione nello schema-progetto che mi sono fatto. [E. A.]
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