Undici considerazioni di Brunello Mantelli e una Lettera all’autore di Ennio Abate
di Brunello Mantelli e Ennio Abate
Molto si dibatte sulla guerra in Ucraina e le due posizioni contrapposte (all’ingrosso: interventisti, pacifisti) duellano senza tregua sui mass media tradizionali e sui nuovi social. Prevalgono gli interventi di propaganda: ora in forme rozze, aggressive e dogmatiche ora in forme più dissimulate, ironico-sarcastiche. E, però, non mancano spunti di analisi o di riflessione, anche se sperduti nel rumore di fondo. Il documento che mi ha mandato in lettura lo storico Brunello Mantelli, “amico FB” col quale pur polemizzo ogni tanto, è a favore dell’invio di armi all’Ucraina di Zelens’kij per bloccare l’aggressione della Federazione russa di Putin. È la posizione opposta alla mia. Eppure, proprio perché Mantelli l’argomenta in modi razionali, mi è parso necessario misurarmi seriamente con i dati e l’interpretazione che egli dà di questa tragedia in corso. Gli ho perciò scritto una lettera piena di obiezioni, cercando io pure di essere puntuale e documentato. E ora, d’accordo con lui, pubblico di seguito i rispettivi testi su Poliscritture. Con due avvertenze ai lettori: – non si spaventino per la lunghezza (l’argomento purtroppo richiederebbe ben più spazio e sforzi costanti di aggiornamento); – tengano conto delle date di stesura delle Considerazioni (13 aprile) e della Lettera (20 aprile), perché gli sviluppi delle ultime settimane di guerra non sono qui esaminati. Questo scambio ha forse il merito di indicare una scelta e uno stile: è possibile ancora ragionare e riflettere anche su questioni attuali, controverse, dall’esito incerto e che scatenano passioni feroci, se ci si tiene al riparo e lontano dai talk show degli esperti (più o meno presunti) e dalle baruffe verbali tra leoni e leonesse da tastiera. E non per snobismo estetizzante. Sono, infatti, ancora una volta i troppi morti e la distruzione dei legami sociali che ci impongono di uscire dalla chiacchiera – signorile o plebea – più delirante e cinica. [E. A.] Continua la lettura di Ragionamenti sulla guerra in Ucraina