Il senso formale e sostanziale di una poesia civile oggi
di Amilcare Bronchielli
Il tema della poesia civile, pur con le sue ambiguità e a volte equivocità, è stato presente in passato su Poliscritture (Cfr. almeno qui e qui ) ma, forse perché la discussione ha svelato difficoltà o stanchezza, è stato abbandonato. Lo riprende adesso un giovane studioso, che propone questo suo saggio. E’ possibile riparlarne? Proviamo. [E. A.]
Ci sono questioni nella poesia che non hanno il problema di essere ancora aperte, attuali, forse trite e ritrite, ma che al contrario rischiano di non essere più trattate con la dovuta perizia. La distinzione, solo apparentemente un po’ pretestuosa, fra una poesia popolare o d’intrattenimento e una più colta e impegnata è una di queste. Ce ne sono altre riferite ad altre definizioni e la faccenda, per come qui vuol essere trattata, non è tanto di carattere filologico quanto antropologico. E non è questione di etichette: alla poesia non servono.
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