l’ultimo presocratico
di Paolo Di Marco
un sommesso avviso: Rovelli è molto più chiaro e poetico di me, questo vuole essere solo un invito a leggere il libro Continua la lettura di “Helgoland” di Carlo Rovelli
l’ultimo presocratico
di Paolo Di Marco
un sommesso avviso: Rovelli è molto più chiaro e poetico di me, questo vuole essere solo un invito a leggere il libro Continua la lettura di “Helgoland” di Carlo Rovelli
DIALOGANDO CON IL TONTO (8)
di Giulio Toffoli
Pubblico subito in un nuovo post questa replica di Giulio Toffoli (e del Tonto) all’articolo «Trump e i Trumpini italiani» di Donato Salzarulo. È «in sintonia con il dibattito in corso» come mi scrive Giulio, ma ha una sua autonomia che va oltre il commento breve (come quelli miei o di Cristiana Fischer, Annamaria Locatelli e ora di Luca Ferrieri). Ciascuno sceglierà liberamente se inserire ulteriori commenti in questo post o nel precedente. Non è la prima volta che in Poliscritture singoli redattori abbiano opinioni divergenti o contrapposte; e mi pare giusto, come ho appena auspicato, che il chiarimento avvenga in pubblico «lealmente e fino in fondo». (E. A.)
Sono fermo davanti alla vetrina della Feltrinelli. E’ una visione abbastanza sconsolante, sono in mostra una serie di romanzi e romanzetti e nulla di particolarmente entusiasmante. Si salva il viso giocoso di Francesco Gabbani che ci offre la sua versione di Occidentali’s Karma. Almeno una ventata di ironia e un invito a ricordarci che non è molto che eravamo poco più che degli scimmioni. Continua la lettura di Su Trump, Trumpini e altre cosette