Archivi tag: poesia

Frammenti di vita tragicomica

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I Quaderni di Italo (1)

di Italo Lo Vecchio

L’altra mattina, al rientro a casa dalla spesa (il nostro pane quotidiano…) carico come un mulo e come un mulo arrancante, mia moglie m’avverte che m’hanno cercato al telefono dall’Embajada de Cuba en Italia. E che, non trovandomi, m’invieranno una mail. Continua la lettura di Frammenti di vita tragicomica

QUALE POESIA OGGI? Orbilius vs Samizdat e viceversa. Narratorio

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di Ennio Abate

Questo narratorio è ripreso da “TRASVERSALE” (qui)

Orbilius* –

Samizdat mi parlava continuamente di questi *moltinpoesia*. Sì, sì, gli dicevo, è vero che sono spuntati come funghi dopo che nel tuo Paese – in ritardo, eh! – c’erano state (quasi insieme) scolarizzazione di massa e acculturazione provocata da giornali, radio e televisione. E posso anche ammettere che questa gente comune non è più analfabeta o semianalfabeta come lo erano i loro nonni e spesso i loro genitori. Continua la lettura di QUALE POESIA OGGI? Orbilius vs Samizdat e viceversa. Narratorio

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1977 Caduta dal cavallo 1977

Per tener desta l’attenzione sui fatti di Parigi e incoraggiare la discussione in corso metto in primo piano questo post del 14 nov. 2015 [E. A]

di E. A.

è buia ma buia ma buia
non la notte,  l’Europa
a occhi sbarrati stanotte

“venite presto
ci ammazzano
tutti”
febbrile digitando
nell’opalescenza…
buio sparviero calando
sul Bataclan

la guerra la guerra
ricamavamo
la guerra la guerra c’è già
era qua

non pensata
che piega la poesia
che piega la ragione
e le taglia le teste

a labbra chiuse
scrivete la paura
contate i morti
non chiudete le frontiere tra le menti

pensate
l’orrore
il buio
il mondo

pensate

Quale poesia oggi?

di Ennio Abate

Scaletta per un cantiere di Poliscritture

Anders als die Kämpfe der Höne sine die Kämpfe der Tiefe!
(Diverse dalle lotte sulle cime sono le lotte sul fondo[1]).

La domanda che dà il titolo a questa scaletta potrebbe far da premessa a una mappatura della poesia contemporanea (quali sono i testi che oggi vengono giudicati ‘poesia’?) ma anche a un giudizio critico su di essa, che per varie ragioni molti giudicano  insoddisfacente, insufficiente o peggio (non poesia, parapoesia, similpoesia). Continua la lettura di Quale poesia oggi?

QUALE POESIA OGGI? E Majakovskij rispose così…

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La poesia tradotta da Paolo Statuti è tratta dal suo blog “Un’anima e tre ali” (qui)

Ho pensato di porre la domanda ‘quale poesia oggi?’, che Poliscritture affronterà in uno dei prossimi numeri del cartaceo, anche ai poeti morti che in qualche modo vi hanno già risposto (in versi o in prosa). Senza alcun ordine preciso comincio da questo testo di Vladimir Majakovskij. [E. A.] 

A tutta voce
(Во весь голос)

(Prima introduzione al poema)

Egregi
compagni posteri!
Scavando
nello sterco impietrito
del presente,
studiando le tenebre odierne,
voi,
forse,
chiederete anche di me. Continua la lettura di QUALE POESIA OGGI? E Majakovskij rispose così…

E forse parlerai con quello che non sei mai stato

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di Marcella Corsi

Gianmario Lucini è stato un poeta (non aggiungerei aggettivi), un editore coraggioso, un critico attento, sensibile, un umanista, un animatore socio-culturale a tutto campo e… una persona assolutamente amabile. Soprattutto uno che vale la pena leggere.

Ad un anno dalla sua morte, nel ricordarlo, vorrei far ‘vivere’ ancora le sue parole, perché mi hanno convinto, talora affascinato. Mi hanno anche aiutato, e penso possano farlo anche per altri. La sua è una poesia che aiuta a vivere. Continua la lettura di E forse parlerai con quello che non sei mai stato

EUGENIO GRANDINETTI 40 ANNI DI POESIA

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Andrea Marino, Eugenio Grandinetti e Luciano Aguzzi (Foto E. A. 23 set. 2015)

di Luciano Aguzzi

Pubblico l’appassionata e approfondita relazione  sulla poesia  di Eugenio Grandinetti, amico e  spesso ospite del sito di Poliscritture, che Luciano Aguzzi ha  preparato (e solo in parte riferito) per la la serata in suo onore (23 settembre 2015) coordinata da Giuseppe Deiana al Centro Puecher di Milano.[E.A.]

Parlare di un poeta vivente, in sua presenza, da amico e fra amici, potrebbe porre qualche problema imbarazzante. Imbarazzante per l’oratore che non volesse limitarsi a un omaggio all’amico e al poeta, a una esposizione estrinseca e a una valutazione in cui cogliere solo gli aspetti più superficiali e positivi. Che vorrebbe invece cogliere l’occasione per una lettura della poesia più approfondita, nei suoi contenuti anche intimi, perché sempre la poesia ci parla dell’autore, dei suoi pensieri più palesi ma anche dei più riposti e ne mette a nudo l’animo e le sue segrete stanze. Che ne vorrebbe inoltre esaminare anche la qualità letteraria, sia nei suoi momenti più alti, più riusciti, ma anche in quelli più deboli, e cercare di capire, di entrambi, le linee di composizione, le coerenze, i perché. Continua la lettura di EUGENIO GRANDINETTI 40 ANNI DI POESIA

Note sulla miseria nostra e della poesia d’oggi

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di Ennio Abate

1.
Seguo per un residuo scrupolo dovuto alla mia formazione letteraria vari blog di poesia sul Web e do sempre un’occhiata ai testi che, ora timidamente ora sfacciatamente, vengono “condivisi” come poesia  su FB. Ogni volta resto però più deluso perché poco o nulla mi dicono emotivamente e intellettualmente (al massimo  in alcuni m’incuriosisce una certa destrezza formale). E lo strascico ormai standardizzato dei commenti, di solito genericamente plaudenti o, in pochi casi isolati, di scherno mascherato, aggiunge veleno al veleno. Né questa e la poesia né questi sono le reazioni dei lettori di cui sento di avere bisogno. Continua la lettura di Note sulla miseria nostra e della poesia d’oggi

Cos’è la poesia? Se volessimo andare più a fondo…

lezioni sulla poesia

Questa è la quarta e ultima lezione rielaborata dagli incontri sulla poesia che ho condotto a Saronno su invito dell’Associazione “L’isola che non c’è” nel novembre 2014. Le prime tre si rileggono qui, qui e qui. [E.A.]

Ho accennato già alla risposta che ha dato Fortini alla domanda: che cos’è la poesia  nella lezione 2. Vorrei ora confrontarla con le risposte alla stessa domanda di Lorenzo Renzi e di Czesław Miłosz [1]. Continua la lettura di Cos’è la poesia? Se volessimo andare più a fondo…

Nove senza Novecento

 MORO PER ALDO NOVE

Note su «Addio mio Novecento»[1] di Ennio Abate

Per i possibili collegamenti tra la mia critica del libro di poesia di Aldo Nove e gli spunti di discussioni offerti da “L’uomo in ansia” (qui) anticipo la pubblicazione di queste note che usciranno sul prossimo numero di giugno della rivista IL SEGNALE [E.A.]

1. Importante è esaminare con attenzione l’indice dei titoli. Il sintagma ‘Addio mio Novecento’,  oltre ad essere titolo della raccolta e della sua prima sezione, torna otto volte nel libretto. Ma anche alcuni titoli delle poesie sono ripetuti: ‘Il tempo’ sei volte; ‘Mito’ tre volte; ‘Lo spazio’ quattro (cinque se conteggiamo anche ‘ Lo spazio spiegato’); ‘Poesia’ tre volte. Sul piano formale la ripetizione pare la figura dominante della raccolta, che presenta in genere versi di varia lunghezza, suddivisi in strofe anch’esse variate con una certa libertà. (C’è un sonetto isolato: «Ferita eterna aperta» a pag. 66. Continua la lettura di Nove senza Novecento