di Ennio Abate
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Dopo un mese di guerra in Ucraina. Chiuso per riflessione.
Firmato
Nottola di Minerva
Nota. Hegel sosteneva che la filosofia è simile alla "Nottola di Minerva" (una specie di civetta, uccello sacro alla dea della sapienza) che inizia il suo volo solo al crepuscolo, quando il sole è già tramontato. * Il titolo fa riferimento a una mia vecchia poesia e ad un vecchio dibattito (qui)
Nemesi di Ramnunte
copia romana dell’originale statua di culto di Nemesi a Rhamnous, in Attica
Napoli, Museo Archeologico
di Antonio Sagredo
Amami almeno una volta e soltanto nel ricordo
quando verrai da sola a vedere il mio tramonto in ginocchio,
ma sul trono hai il volto fuso con un tragico diadema
che per una solitudine regale
vomita nel calice una gorgiera di detriti e di rubini.
Dietro una palizzata di macerie le coronarie danzano con la Morte
e già sanguinano in un quadro ancora non finito…
l’ultimo artista del potere ha negli occhi mistici ferro e fuoco
e secolari cecità – e nella sua fogna mistica menzogne e inganni.
Le urla dei poeti contro il muro segreto non minacciano il perdono,
né chiedono soltanto mutilati ovunque e impietosi
di restare invano nei sottosuoli
per onorare muti le proprie parole… ma vivi!
(19 marzo 2022)
di Franco Arminio
Del tuo corpo so ancora poco
e delle mani
e della via benedetta
che gira intorno all’ombelico.
Ti amerò per i poeti
che non ti hanno vista,
per i poeti veri
che erano al mondo
quando tu non c’eri.
Darò tutta la mia gentilezza
alle tue mani.
Se ti vedo
mi sgretolo,
sventolerò le mie ossa
come bandiere. Continua la lettura di Sedici poesie inedite da “Evasori sentimentali”
E’ una visione della poesia italiana d’oggi volutamente circoscritta a Milano e abbastanza amicale. Ma forse può riaprire una discussione. [E. A.]
Queste osservazioni riguardano la situazione attuale della poesia italiana, con particolare rilievo a un ambito milanese, finora in maggior evidenza sia come autori e case editrici.
Le principali fonti di queste iniziative restano ancorate a eventi ripetitivi che col passar del tempo appaiono come immutabili. In realtà nell’arco di anni una certa evoluzione c’è stata, anche se mancano a tutt’oggi adeguati supporti critici e una giusta discussione sulle forze in campo. Continua la lettura di Poeti (a Milano). Un’opinione
di Eugenio Grandinetti
Premessa
Potrei dare a questa raccolta il titolo “Ultime”, non perché essa comprenda le ultime poesie da me composte, ma perché è l’ultima che intendo pubblicare per adempiere a quello che io ritengo un mio dovere verso la società. Infatti io ritengo che tutti siamo debitori verso la società in cui viviamo perché il nostro modo di essere è determinato anche dai rapporti sociali in cui siamo implicati e quel che ognuno pensa o scrive non è solo opera sua ma è anche espressione dei desideri, dei comportamenti, delle aspirazioni e delle preoccupazioni della società in cui vive. Continua la lettura di Da «I luoghi i tempi le parole»
di Arnaldo Éderle
365 erano le mogli del Sultano,
ognuna con la sua personale camera
da letto, vetri oscurati tende di raso
sanguigno ornate di draghi blu.
Nessuno le aveva già viste nessuno
le conosceva. Era un serraglio senza
alcuna via di uscita, tale quale
una magnifica prigione (ma si sa
le mogli del sultano non hanno uscita
se non alla loro sontuosa morte). Continua la lettura di La favorita del Sultano
di Italo Lo Vecchio
In questo inizio di maggio dal meteo capriccioso, Sadiq Khan, un avvocato britannico figlio d’immigrati pachistani, di religione musulmana, ma “moderata”, s’affrettano a tranquillizzare i media, è stato eletto sindaco di Londra. Ma fino a che punto è “moderata” la fede in una religione monoteista? Continua la lettura di I quaderni d’Italo V
di Arnaldo Ederle
Mary Ann
Mary Ann. Che splendido nome!
Quando ti ho vista, prima volta,
non ho saputo che pensare. Il tuo
caschetto! Nero me lo ricordo, Continua la lettura di Mary Ann