Non è la prima volta che vari amici, a cui ho segnalato l’attività di POLISCRITTURE, visitato il sito, di fronte a certi articoli si sono lamentati della loro lunghezza o dello spazio concesso a “scritture troppo difficili” e che – dicono ironizzando – non si rivolgono certo al “popolo”. Non voglio fare orecchio da mercante e, pur sapendo che la questione è quasi irresolubile, la ripropongo nuovamente alla discussione, prendendo lo spunto da una una mail appena ricevuta dall’amico Luigi Paraboschi. Pur non concordando con alcune delle sue opinioni, la ritengo preziosa. Perché dice con schiettezza cose che di solito si pensano e non si dicono. Gli ho chiesto perciò l’autorizzazione per pubblicarla. Spero che ne nasca una, magari accesa, ma utile discussione. Tanto più che come redazione di POLISCRITTURE il prossimo 8 ottobre c’incontreremo a Firenze proprio per fare il punto sugli obiettivi della nostra rivista (cartacea e on line). Ecco qui sotto il testo della mail di Luigi. [E. A] Continua la lettura di Per chi scrive Poliscritture?
Archivi tag: Poliscritture
Parole beate
di Antonio Sagredo
In Appendice: 7 note su “Parole beate” di Ennio Abate
Prologo o Epilogo ?
Per gli esiliati come me, ma non altri,
che non hanno mai scordato come
Io non sono, e che per questo mai
si possono smarrire in una novella storia. Continua la lettura di Parole beate
Che fare quando nulla pare sia possibile fare?
di Ennio Abate
In evidenza. Pima pubblicazione 28 feb. 2016
Lettera aperta a Giulio Toffoli ma non solo a lui
"O frati", dissi "che per cento milia perigli siete giunti a l'occidente, a questa tanto picciola vigilia d'i nostri sensi ch'è del rimanente, non vogliate negar l'esperienza…[di?]
Caro Giulio,
rispondo sinceramente e pubblicamente e non nell’ambito più “protetto” degli scambi tra redattori di Poliscritture al tuo ultimo commento (qui). Perché non giova nascondere le divergenze tra me e te, dato che non sono poi tanto diverse da quelle che esistono tra me e altri redattori o commentatori o collaboratori esterni a Poliscritture. Continua la lettura di Che fare quando nulla pare sia possibile fare?
PER UN BUON 2016 DI POLISCRITTURE. A mo’ di augurio
RACCOMANDAZIONI
AI COMMENTATORI E COLLABORATORI DI QUESTO SITO Continua la lettura di PER UN BUON 2016 DI POLISCRITTURE. A mo’ di augurio
SEGNALAZIONE
Lunedì 5 maggio alle 18,30
presso la libreria Minimum fax in via della Lungaretta 90/e a Roma
Presentazione del n.10 di “POLISCRITTURE”
semestrale di cultura critica e scritture plurali
centrato sul tema della paurainterventi e letture di: Fabio Ciriachi, Marcella Corsi, Salvatore Dell’Aquila, Andrea Di Salvo, Francesco Di Stefano, Anna Loriedo, Roberto Renna, Anna Maria Robustelli
per ristabilire una tensione costruttiva tra scrittura e impegno
Poliscritture cambia il pelo ma non il vizio
di Luca Ferrieri
La rivista Poliscritture compie otto anni e con l’occasione ha deciso di rifarsi il look e di svecchiare (almeno un po’…) il sito. Un cambiamento di forma che, come sempre, è sostanza. E che dobbiamo in gran parte al lavoro del nostro webmaster Domenico Porco (@coreadelnerd). Grazie.
In alto trovate la testata con una nuova rielaborazione del primo logo ideato da Ornella Garbin e successivamente ritoccato da Sara De Vincenzo. A destra un’immagine che periodicamente cambierà, perché il vestito nuovo di Poliscritture seguirà, a modo suo, i mutamenti delle stagioni (politiche e culturali). Si comincia con un disegno di Ennio Abate, che al lavoro di organizzatore e redattore della rivista ha sempre affiancato quello di illustratore grafico e commentatore visuale attraverso i suoi disegni e dipinti. Le “categorie” – elencate qui a destra – sono i contenitori metaforici o visionari in cui incaselleremo i nostri post. Sono le stesse della rivista cartacea, con gli stessi titoli e sottotitoli esplicativi: le abbiamo lasciate così com’erano, anche se sono poco fotogeniche per il web, e le ragioni forse vi saranno più chiare alla fine di questo post. Continua la lettura di Poliscritture cambia il pelo ma non il vizio