di Ennio Abate
Due lettere. Di Franco Fortini e Piero Del Giudice. Apparvero la prima volta sulla rivista «Assemblea» dell’ottobre-dicembre 1983. Trentacinque anni fa. Sono quattro pagine stampate che ho ritrovato rovistando in una cartella in occasione della recente morte di Del Giudice (qui). E le ripropongo non solo per un omaggio postumo a due figure – nei miei versi: lo Scriba e il Guerriero – che hanno contato nella mia formazione letteraria e politica, nutrendomi coi loro pensieri, anche se in contrasto tra loro – Fortini era de «il manifesto», Del Giudice veniva da Lotta Continua ed era poi passato all’Autonomia – o come semplice testimonianza storica di un clima intellettuale ed emotivo vivace ma rigoroso. Le ripropongo soprattutto perché parlano senza rassegnazione e senza pentimenti di una prospettiva di cambiamento sconfitta. Che è all’origine del disastro culturale e politico d’oggi. Che da null’altro finora è stata sostituita. E che non sarà aggirata voltando pagina o mettendoci una pietra sopra, come pur si è fatto nei decenni trascorsi. Continua la lettura di Militanze. Fortini/Del Giudice