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Proletario del blog

di Roberto Bugliani

È uscita «Un’occhiata fuori»,  la seconda raccolta di racconti di Roberto Bugliani, amico e collaboratore di lunga di data di Poliscritture. Con l’autorizzazione dell’autore e della Apollo Edizioni di Bisignano (Cosenza) pubblicherò, distanziandoli  nel tempo, tre racconti. Questo primo è una riflessione amara ed ironica sulla sbornia da Internet di un comunissimo «proletario del blog», che ha le reazioni e le illusioni  in cui  tutti noi, frequentatori di  siti  più o meno incalliti, siamo passati. Speriamo, però, di evitare la sua finale «evanescenza corporea». [E. A.]

Aristide non sognava mai. O, per meglio dire, non è che propriamente non sognasse, perché in realtà non esiste nessuno che non sogni, come sostengono le persone acculturate che hanno letto Freud. Più semplicemente, al risveglio non riusciva a ricordare i sogni che lo avevano visitato durante la notte. Né tantomeno di giorno, da sveglio, Aristide sognava, per l’ovvio motivo che i sogni a occhi aperti non erano consentiti ai precari come lui. E Aristide precario lo era a tutti gli effetti: nel lavoro, nei sentimenti, nelle scelte esistenziali e perfino nel mondo virtuale dei blog. Siccome il precario d’oggi è il figliolo sfigato del proletario d’ieri, Proletario del blog era il nickname che s’era dato. E da buon proletario, oltre a non disporre d’una connessione adsl, non possedeva nemmeno un sito internet tutto suo, per cui doveva arrangiarsi con quelli degli altri, smanettando da visitatore con link, homepage e spazio commenti e saltellando qui e là a zigzag come un pulcino in cerca della chioccia.

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QUALE POESIA OGGI? E Majakovskij rispose così…

Majakovskijj 1

La poesia tradotta da Paolo Statuti è tratta dal suo blog “Un’anima e tre ali” (qui)

Ho pensato di porre la domanda ‘quale poesia oggi?’, che Poliscritture affronterà in uno dei prossimi numeri del cartaceo, anche ai poeti morti che in qualche modo vi hanno già risposto (in versi o in prosa). Senza alcun ordine preciso comincio da questo testo di Vladimir Majakovskij. [E. A.] 

A tutta voce
(Во весь голос)

(Prima introduzione al poema)

Egregi
compagni posteri!
Scavando
nello sterco impietrito
del presente,
studiando le tenebre odierne,
voi,
forse,
chiederete anche di me. Continua la lettura di QUALE POESIA OGGI? E Majakovskij rispose così…