di Lorenzomonfreg
Colpisce in questi versi di un giovane poeta – tre flash su una Berlino amatodiata, vista da straniero che vi si aggira in veste di anonimo rimbaudiano fantasma – soprattutto il lessico convulso, rabbioso e a volte quasi sgraziato. Esso assorbe immagini e termini della vita consumistica di una grande metropoli e copre l’amarezza impotente di una memoria antagonista sconfitta. Che non trova pace né nel sesso né nel dileggio dei simboli del mercato e dei dominatori né nell’antico sogno anarchico di una città “liberata all’alba dai serpenti”. (E. A.]
Berlin nr.1
Il pezzo questo pezzaccio strano
Scioglie le colle postindustriali
Dalle nostre guance infedeli
Chiediamo agli sciamani violacei
Di curare le tue dita spezzate
Le tue spezzate dita berlinesi Continua la lettura di 3 Pezzi Berlinisti →