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Dio Etica Libertà

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di Angelo Ricotta

Esistenza di Dio

L’esistenza di Dio non è provata secondo i canoni attuali della scienza, né lo è il contrario. Benché l’esistenza di Dio non sia logicamente incompatibile con le conoscenze scientifiche contemporanee purtuttavia se Dio esistesse davvero la scienza non avrebbe significato. Infatti Dio sarebbe proprio la teoria finale che si va cercando, non occorrerebbe indagare ulteriormente su altre ipotesi ma solo dedicarsi alla sua conoscenza o contemplazione. Al più solo la teologia rimarrebbe l’unica scienza e la pratica mistica l’unica attività sensata. Continua la lettura di Dio Etica Libertà

Sempre in coda al flusso *reale*, inconoscibile

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di Gianfranco La Grassa

Questo saggio  fa lucidamente il punto, e in termini drastici rispetto ad alcune delle principali tradizioni di pensiero otto-novecentesche, su un tema, quello della realtà, che si è presentato spesso in numerosi post di Poliscritture riguardanti ora questioni di poesia ora di politica; come pure, in modi spesso personalissimi, nei commenti. La tesi di fondo mi pare riassunta in questo passaggio: «è meglio pensare ad una realtà assoluta, autonoma, indipendente da noi e a noi esterna, che tende continuamente a mettere sottosopra ogni nostra transitoria fissità». O in questo: «E’ invece assai più sensato supporre che siamo sempre alla coda del mutamento (casuale e non finalistico) di quel flusso che rappresenta la realtà». Da  questa posizione, alla quale La Grassa è giunto dopo un lungo percorso teorico-politico, discendono una serie di affermazioni che  rifiutano ormai apertamente   idee tuttora correnti di umanità, progresso, cooperazione, solidarietà, pace, utopia ( e magari ancora di comunismo), anche quelle appartenenti alle versioni più critiche (di matrice religiosa o marxiana). In primo piano viene riproposto il «conflitto» sociale e politico. Incessante e non finalizzato. E non più tra le «classi» ma tra individui e gruppi «conservatori e innovatori». (Meglio: soprattutto tra «élites conservatrici o innovatrici»). Conflitto, comunque, sempre condizionato dal «flusso squilibrante della realtà, inconoscibile per sua “essenza”».  Il suggerimento è di leggere più volte il saggio e di discuterne col massimo di intelligenza critica e, perché no, di passione politica. [E. A.]
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Ancora su Fortini e Adorno

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di Giorgio Mannacio

Ho letto con interesse il “ resoconto “ di Ennio Abate sulla serata Adorno-Fortini tenutasi alla Libreria popolare di via Tadino a Milano con intervento/regia di Ezio Partesana (qui). Un resoconto necessariamente sintetico, ma che ha toccato punti che ho visto come cruciali e che mi hanno indotto alle osservazioni che seguono. Continua la lettura di Ancora su Fortini e Adorno