di Ennio Abate
Su AA.VV., Ebrei arabi: terzo incomodo, a cura di Susanna Sinigaglia, Zambon editore 2012
… mentre torno verso il mio albergo tra vie scurissime e deserte, di case spente e in macerie, di spazi abbandonati (come non rammentavo più dalla Gerusalemme del 1949) lungo quella che più di vent’anni or sono fu la linea del fuoco fra le due Gerusalemme, è una sorta di vergogna per essermi lasciato coinvolgere dalla “vertigine che emana da questa città. La parola, la avrei poi trovata, proprio per Gerusalemme, nel profeta Zaccaria. Probabilmente questo è solo l’epicentro fugace di una tanto più grande menzogna che soffoca ormai tutto il mondo. Non sempre è stato così. Non deve essere necessariamente così
( F. Fortini, Extrema ratio, p. 68)
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