di Pierpaolo Riganti
Nel mito, a partire dalla tragedia di Euripide rappresentata ad Atene nel 431 a. C., Medea è la donna abbandonata che uccide i propri figli per vendetta nei confronti dell’argonauta Giasone, quando le preferisce la figlia del re di Corinto: è il simbolo della negazione della maternità, variamente interpretata in chiave psicanalitica, sociologica o antropologica (opposizione tra mondo barbaro e mondo greco; tra patriarcato e matriarcato, etc.). Continua la lettura di Su “Io sono Medea” di Claudia Mazzilli