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7 febbraio 2015. Due problemi

di Ennio Abate

Da oggi in questa categoria del sito  (Segnalazioni) appariranno le note dei redattori e dei commentatori – assidui o occasionali – di POLISCRITTURE.
Riguarderanno il lavoro fatto o da fare dalla rivista/sito e potranno essere inviate preferibilmente a: poliscritture@gmail.it
La lunghezza non deve superare le 20-30 righe.

Comincio io, accennando a due problemi:
– dopo la morte di Gianmario Lucini, che dal n. 9 aveva accettato di editare come CFR la rivista cartacea, a me pare che si sia chiusa una fase e vada ripensata una prospettiva.Sono del parere che, ultimato il n.11 sulle scienze, si debba chiudere (magari temporaneamente) con il cartaceo, a meno di un ripensamento convincente della sua funzione, preparazione e destinazione;
– tranne alcune eccezioni, l’attuale redazione del sito (siamo in 11) – e lo dico non per drammatizzare o colpevolizzare nessuno – è, come si vede dai post pubblicati, meno attiva e presente di quanto si sperasse. La collegialità del lavoro è quasi azzerata ed io amministro il sito da solo.
Sono problemi che hanno a che fare con la pesante situazione politica e culturale in cui dobbiamo operare. E ritengo che non vadano nascosti ai lettori.

Poliscritture

Poliscritture cambia il pelo ma non il vizio

gibuti.world.press.photo.2014

di Luca Ferrieri

La rivista Poliscritture compie otto anni e con l’occasione ha deciso di rifarsi il look e di svecchiare (almeno un po’…) il sito. Un cambiamento di forma che, come sempre, è sostanza. E che dobbiamo in gran parte al lavoro del nostro webmaster Domenico Porco (@coreadelnerd). Grazie.

In alto trovate la testata con una nuova rielaborazione del primo logo ideato da Ornella Garbin e successivamente ritoccato da Sara De Vincenzo. A destra un’immagine che periodicamente cambierà, perché il vestito nuovo di Poliscritture seguirà, a modo suo, i mutamenti delle stagioni (politiche e culturali). Si comincia con un disegno di Ennio Abate, che al lavoro di organizzatore e redattore della rivista ha sempre affiancato quello di illustratore grafico e commentatore visuale attraverso i suoi disegni e dipinti. Le “categorie” – elencate qui a destra – sono i contenitori metaforici o visionari in cui incaselleremo i nostri post.  Sono le stesse della rivista cartacea, con gli stessi titoli e sottotitoli esplicativi: le abbiamo lasciate così com’erano, anche se sono poco fotogeniche per il web, e le ragioni forse vi saranno più chiare alla fine di questo post. Continua la lettura di Poliscritture cambia il pelo ma non il vizio