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Leggere Fagan è cosa buona e giusta …  

DIALOGANDO CON IL TONTO  (9)

di Giulio Toffoli

 

Capita raramente di vedere il Tonto girare per il centro con un libro sotto il braccio.

Lo fermo e gli chiedo: “Che fai di bello? Cosa leggi il solito classico …”

“No. – mi risponde sorridendo – Si tratta di una novità, se oggi si può dire novità un volume stampato tre mesi fa. In ogni caso un libro che tutti dovrebbero leggere per calibrare un poco meglio le proprie opinioni e uscire dal mondo delle impressioni occasionali e della manipolazione giornalistica”. Continua la lettura di Leggere Fagan è cosa buona e giusta …  

I Quaderni di Italo  (senza numero)

 

 di Italo Lo Vecchio

[Ultimamente Italo è stufo d’ogni cosa, senza più voglia di fare. Lui addebita tutto questo alla nemesi del suo cognome, giustificando così il suo comportamento. Conoscendolo un po’, io ritengo invece che la sua stanchezza, che lo sta portando a prendere in considerazione la possibilità di smettere di scrivere, più che fisica sia conseguenza dell’aver riconosciuto la sconfitta subita nella battaglia delle idee, come si diceva una volta, in cui s’era cacciato con piglio da fustigatore. Sconfitta che in lui ha maturato la convinzione della totale inutilità di seguitare a riflettere criticamente sulla politica e la cultura italiana.  E’ la cecità della gente, lui direbbe “il popolo”, ad alimentare il suo pessimismo; è la sordità degli intellettuali che per mandato dovrebbero aprire gli occhi alle persone, ad avvilirlo.

E questi appunti che gli ho sottratto, incompiuti più che frammentari, mi sembrano riflettere l’attuale suo stato d’animo. R.B. ]

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Su Trump, “mondialisti” e “residenti”

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di Luciano Aguzzi

Ferve dappertutto la discussione sull’enigma Trump. Difficile è orientarsi ed evitare prese di posizioni emotive ed estremizzate, tipo: “Addà venì Trump!” o ” Torna l’Ur-fascismo” di cui parlò Umberto Eco ( Cfr. qui). D’altra parte  nella situazione caotica d’oggi non c’è neppure la tranquillizzante possibilità del “giusto mezzo”. Perché, in effetti, tutte le categorie che ancora usiamo per pensare questa realtà in sommovimento sono come minimo ballerine e logorate.  Possiamo insistere però nella fatica di catturare e selezionare le notizie e le riflessioni che  potrebbero aiutare i nostri ragionamenti a capirne qualcosa in più. Pubblico perciò questo intervento di Luciano Aguzzi, che s’inserisce nello scambio (Cfr. Appendice) di opinioni tra me e lui avvenuto su “Poliscritture FB”  e spero che altre voci aggiungano  dati e riflessioni utili ad approfondire i problemi  qui accennati. [E. A.] Continua la lettura di Su Trump, “mondialisti” e “residenti”