a cura di Ennio Abate
Li chiamavano cattivi maestri. Ora ci restano solo i cattivi. Queste sono le segnalazioni che ho condiviso su POLISCRITTURE FB dopo l’annuncio della morte di Toni Negri (16 dicembre 2023). Le ripropongo . [E. A.]
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Il nodo storico degli anni Settanta
di Ennio Abate
Stralcio dall’intervista:L’arresto avvenuto il 7 aprile 1979, primo momento della repressione del movimento dell’autonomia operaia, è stato uno spartiacque. Per ragioni diverse, a mio avviso, lo è stato anche per la storia del «manifesto» grazie a una vibrante campagna garantista durata anni, un caso giornalistico unico condotto con i militanti dei movimenti, un gruppo di coraggiosi intellettuali, il partito radicale. Otto anni dopo, il 9 giugno 1987, quando fu demolito il castello di accuse cangianti, e infondate, Rossana Rossanda scrisse che fu una «tardiva, parziale riparazione di molto irreparabile». Cosa significa oggi per te tutto questo?
È stato innanzitutto il segno di un’amicizia mai smentita. Rossana per noi è stata una persona di una generosità incredibile. Anche se, a un certo punto, si è fermata anche lei: non riusciva a imputare al Pci quello che il Pci era diventato.
Segnalazione
Riflessioni sulla guerra. Affrontare i conflitti, disarmare le armi
con Giairo Daghini, Christian Marazzi, Toni Negri
si segue a questo link: https://vimeo.com/697644329
«Viva la sinistra» di Alessandro Dal Lago
Letture in quarantena (5)
di Donato Salzarulo
Questa “Lettura d’autore”, annunciatami da tempo dall’amico Salzarulo che la stava completando, capita nel pieno dell’acceso dibattito scaturito dagli interventi di Luciano Aguzzi e dalle repliche ad essi (qui e qui). E’, però, una riflessione autonoma e approfondita di un libro; e come tale va considerata. Al di là delle prese di posizione implicite o esplicite che indirettamente dà ai dilemmi, agli aut-aut, alle ambivalenze con cui stiamo facendo i conti. Anche se, come suol dirsi, aggiunge altra (o troppa) carne al fuoco già acceso, mi parrebbe immotivato rinviarne la pubblicazione [E. A.] Continua la lettura di «Viva la sinistra» di Alessandro Dal Lago
Sbratto 3: E leggimmece pure Rancière
di Ennio Abate
E leggimmece pure Rancière, «Communists
without Communism?».* Chiste rice ca l’uguaglianza
non è un fine da raggiungere; è un punto di partenza.
Dint’o cirvielle, ie penze. Ca, attuorne, proprie nun se vede.
E ca l’intelligenza è una sola, nun nge sta chella ro maestro
e chella ro scolare. E ca amma finì e fa l’intellettualon’i
ca nzegnane a gente cumme se fa a campà. E cà pozz’appruvà.
O cummunisme è allore ‘ntelligenz’e commune? Speramme!
E dice pure ca l’ignorante è capace e ‘mparà ra sule
Allore a dittatura dell’ignoranza nun nge stà?Beh, boh! Continua la lettura di Sbratto 3: E leggimmece pure Rancière