In «Lasciare un segno nella vita. Danilo Montaldi e il Novecento»
a cura di Goffredo Fofi e Mariuccia Salvati (6)
di Ennio Abate
Ho letto con rispetto e curiosità questo saggio di Gabriella Montaldi Seelrhost, la vedova di Danilo Montaldi; e, al posto di una breve recensione, mi è venuta fuori una riflessione lunga e impegnativa. La propongo con la massima disponibilità a confrontarmi (in particolare con quanti conobbero ben più di me Montaldi) e, se necessario, a correggerne il taglio forse troppo critico che ha preso.
Il saggio si concentra sul periodo di formazione e si conclude con la seconda metà degli anni Cinquanta, quando la ricerca da autodidatta di Montaldi ottiene il riconoscimento di intellettuali di valore come Fortini, Vittorini, Pizzorno e le sue prime “storie di vita” compaiono su importanti riviste italiane.
Continua la lettura di Gabriella Montaldi Seelhorst, La formazione. Lasciare un segno