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Nevio Gambula – Io sono Artaud

 

di Lorenzo Galbiati

Verona, venerdì 16 febbraio, ore 21. Teatro Modus. Sono seduto in ultima fila di fianco al mixer, dove è presente il tecnico del suono. Al momento c’è buio e silenzio. Tra poco andrà in scena Nevio Gambula in “Io sono Artaud – o dell’insurrezione di un corpo”. Testo di Gambula ispirato a scritti di Antonin Artaud e alla tragedia “Penthesilea” di Heinrich von Kleist. Regia e suoni di Gambula. Continua la lettura di Nevio Gambula – Io sono Artaud

Dove finì il grande cammino di Wallia

di Claudia Azzola

 

Il sentiero rupestre dell’Italia

     Wallia era uno spirito forte. Ma, oppresso da un rituale di volti, all’occasione maligni, o indistinti, nello sconvolgimento del suo presente, si sentì vinto. Wallia era, va detto, dentro un presente basso, l’abbassamento dell’uomo di lettere ai ceppi della servitù del latifondo. Da settimane, era un uomo in fuga. Trascinava passi malfermi e passi falsi nel ronzio delle vespe, nello  scricchiolare di foglie ventilate e foglie secche. Continua la lettura di Dove finì il grande cammino di Wallia

Nell’anniversario della morte di Arnaldo Éderle

di Franco Casati

Oggi, due maggio, ho fatto visita alla tomba di Arnaldo Ederle, caro amico, nel cimitero monumentale di Verona, a un anno dalla sua scomparsa, con Tommasina, la sua compagna. Non amo i cimiteri e le tombe, simulacri di una forma di vita giunta al suo compimento, che dovrà proseguire in un’altra, più vera. Una modesta lapide fra le tante, la sua; se non fosse che sotto il nome compaiono gli appellativi di poeta e scrittore, come due colpi di tamburo, a ricordare che il defunto ha lasciato ai posteri un’eredità di pensiero e di poesia destinati a sopravvivergli. Nella sua città, Verona, povera di poeti veri e di importanti scrittori, quella di Arnaldo è stata una fra le voci più significative. La sua, una delle poche vite finalizzate al canto e alla difesa della bellezza.

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Sedici poesie inedite da “Evasori sentimentali”

Marino Marini, scultura

di Franco Arminio

 

 

Del tuo corpo so ancora poco
e delle mani
e della via benedetta
che gira intorno all’ombelico.
Ti amerò per i poeti
che non ti hanno vista,
per i poeti veri
che erano al mondo
quando tu non c’eri.
Darò tutta la mia gentilezza
alle tue mani.
Se ti vedo
mi sgretolo,
sventolerò le mie ossa
come bandiere. Continua la lettura di Sedici poesie inedite da “Evasori sentimentali”

Omaggio a Fidel Castro

castro 

  di Roberto Bugliani

 La morte di Fidel lascia un vuoto dentro e chiude un capitolo di storia mondiale che ci ha visti coinvolti e partecipi, con le nostre speranze e le nostre critiche. La unidimensionalità del “nostro” presente (il vecchio Marcuse rispunta parafrasato) non consente alcun progetto collettivo, ma solo attestati di resistenza individuale, o poco più. E l’orizzonte è indecifrabile, almeno ai miei occhi. Per il settantesimo compleanno di Fidel Castro, sollecitato da amici ecuadoregni, scrissi direttamente in spagnolo questa poesia che allego, destinata a un volumetto di omaggio per il Comandante edito dalla Fondazione Oswaldo Guayasamín, Quito, Ecuador, 1996, che ho cercato tra i miei libri sparsi in librerie qui e là per le stanze senza finora trovarlo. Poesia che verrà ripubblicata, con lo stesso titolo, in un libro collettivo di testi omaggianti il novantesimo compleanno di Fidel l’agosto scorso, stampato dalla Editorial José Martí di Cuba in uscita a novembre, come mi ha detto per e-mail il curatore cubano promettendomi di inviarmi una copia del libro, che ancora non ho ricevuto. [R. B.] Continua la lettura di Omaggio a Fidel Castro

La ragazzina nel bosco

ragazza nel bosco 600

di Franco Nova

La ragazzina vagava nel bosco apparentemente sperduta, sembrava muoversi a caso, zigzagando, cambiando spesso direzione di marcia. Dietro gli arbusti del sottobosco, e tra il fogliame dei grandi alberi secolari, si intuiva la presenza di tante bestioline che la osservavano senza il coraggio di farsi vedere; e tuttavia pronte a correre in suo aiuto ove si fosse mostrata in seria difficoltà. Anche la ragazzina avvertiva la presenza degli animali, pur se faceva mostra di nulla saperne; del resto era ignara di chi essi fossero concretamente, quali fossero le diverse specie nel bosco presenti. Ne immaginava qualcuna, ma non era interessata a conoscerle realmente. Continua la lettura di La ragazzina nel bosco

Lo scorrere della sabbia

clessidra

di Eugenio Grandinetti

 

Queste poesie  di Grandinetti raccolte sotto il titolo “Lo scorrere della sabbia” rappresentano metà della terza sezione de “I nodi”. Lo scorrere va riferito alla clessidra a sabbia (o clepsamia). In essa il passaggio della sabbia dal bulbo superiore all’inferiore attraverso lo stretto collo, può essere ostacolato dal formarsi di piccoli grumi (nodi). [E.A.]

Cabotaggio

Avvistare scogliere, andare cauti
scostandosi dalla costa per timore
di sbattere alle rocce e naufragare. Continua la lettura di Lo scorrere della sabbia

Arberi

 

di Maria Grazia Calandrone

 in Romanesca. Voci e visioni di Roma, Il Labirinto, Roma 2011

Lettura di Marcella Corsi

Arberi

 Questi c’hanno ner còre ‘sto fiore che ‘ncomincia
a dì che nun buttano sangue – anzi!
so bboni a sopportà puro li taji
tra li fili Continua la lettura di Arberi

Allegretto ma non troppo

The Red Sun Painting by Joan Miro; The Red Sun Art Print for sale

di Giulio Stocchi

In segno di stima,  affetto e incoraggiamento da parte di molti amici pubblico questi versi di Giulio Stocchi ora impegnato contro un altro Nemico. [E. A.]

a Deborah

Guerra intestina

E’ curioso
per uno che ha sempre

predicato

la ribellione

vedere il proprio corpo
ribellarsi Continua la lettura di Allegretto ma non troppo