Archivi tag: Walter Benjamin

Dieci appunti su “Domani” di Velio Abati

Abati domani libroL’articolo esce in contemporanea anche sul sito di Velio Abati qui

di Ennio Abate

1. Non sembri strano che al momento di scrivere su Domani metta in primo piano le difficoltà incontrate nel leggere il romanzo di Velio Abati. Difficoltà innanzitutto nel mettere a fuoco i numerosi personaggi e le relazioni che corrono tra loro in vari tempi. Nell’individuarli quando si ripresentano pagine dopo. O nel capire chi sta parlando e a chi e di cosa. O nel connettere le sequenze in cui appaiono, che sono spesso righe-fotogrammi presto interrotte e sostituite da altre simili, che durano anch’esse poco o appena di più. Come in una sorta di flusso sincopato. Come se l’autore imponesse un continuo zapping.[1] Quanto, tuttavia, pur ho colto mi permette di non dubitare dell’importanza di questo romanzo, ma il disagio resta: è come se non riuscissi ad afferrarne la sostanza, a condividerne l’ottica, a provare ancora quel sentimento corale e popolare che interamente lo impregna. Qualcosa in me, che pur vengo da esperienze generazionali – politiche e culturali – vicinissime a quelle di Abati, resiste; e rende provvisorie, discutibili e forse fraternamente ostili le stesse cose che sto per dire. Continua la lettura di Dieci appunti su “Domani” di Velio Abati

Per una “redenzione del presente”

aNGELO POVERO 1939 KLEE

 

di Leonardo Terzo

[Questo è un brano del primo capitolo di Sublimità contemporanee di Leonardo Terzo ( Arcipelago Editore, Milano 2007)  già pubblicato sul numero 3 cartaceo di Poliscritture (novembre 2007). Il libro affronta temi e problemi legati alla declinante stagione del postmoderno: comunicazione, storia, pubblicità, arte, filosofia materialistica contemporanea, precarietà delle idee e dei valori, ecc. E alla luce dei crolli  simbolici,  ora carichi di illusioni (Muro di Berlino, 1989) ora gravidi di tragedie e guerre (Twin Towers, 2001), analizza i più vistosi e sconcertanti fenomeni dell’industria culturale di massa (trash, kitsch, glam, ecc.) con uno sguardo ironico neo-volterriano, mirando anche ad un severo bilancio delle teorie letterarie e filosofiche del Novecento. Bersaglio della satira di Terzo è soprattutto l’apologia tornata di moda del sublime e, in particolare, del «sublime ermeneutico» (Perniola & c.) giudicato un «ombrello che copre e giustifica tutte le bizzarrie contemporanee» [E.A.] Continua la lettura di Per una “redenzione del presente”