di Franco Nova
[Questo apologo satirico, con echi esopiani, ci presenta un grillo anticonformista che non vuole cedere alle sollecitazioni in apparenza a lui dirette di «una folla del tutto indeterminata e confusa di altri insetti». A spiegare l’equivoco in cui l’inesperto animaletto cade è mamma-grillo, che lo conferma in una salda visione animalo-centrica e misantropa. In filigrana pare di cogliere qui il tema del contrasto forse insolubile tra la società “di massa” o “all’americana” (di «idioti»?) e l’individuo anarchico «dal carattere ruvido e poco accomodante». Ma come mai costui, pur sapendo saltare e procedere a balzi, si fa condizionare dagli altri fino a imitarne la grottesca andatura? (E.A.)]
“Salta grillo”, gli gridava la folla, una folla del tutto indeterminata e confusa di altri insetti che nemmeno si riusciva a capire di che genere o specie fossero. Il grillo li guardava perplesso; lui non poteva muoversi che saltando, per quale motivo quegli sciocchi lo incitavano a mantenere un passo che era il suo proprio dalla nascita, quello che “Dio” aveva scelto per lui fin dall’apparizione dei grilli. Eppure il rumoreggiare della folla cresceva: “salta grillo”. Cominciò ad indignarsi e poiché era un grillo dal carattere ruvido e poco accomodante, si ripromise di non saltare proprio più. Mai più è forse dir troppo, ma insomma avrebbe cercato di astenersi dal salto per un bel po’ di tempo, almeno finché quegli scalmanati non avessero smesso di urlare come ossessi. Continua la lettura di Salta grillo!